La Roma rialza la testa: vittoria, riscatto e serenità a Glasgow
Contro l'ultima in classifica di questa fase campionato di Europa League, la Roma era chiamata a riscattare non tanto la sconfitta contro il Milan, perché a parte il risultato non c'era molto da riscattare, ma le sconfitte amare contro Lille e Viktoria Plzen. Il tutto tenendo d'occhio sempre la Serie A, perché la classifica è sempre interessante e non bisogna mollare punti per strada, in un campionato molto equilibrato.
Da verificare anche come si sarebbe comportata la squadra, nuovamente orfana di Paulo Dybala, con Gasperini che aveva risettato il suo attacco, proprio con la Joya e non con un attaccante di peso come Dovbyk o Ferguson. All'Ibrox Stadium la Roma ha ottenuto tutto quello che poteva ottenere: vittoria all'inglese con conseguente risalita in classifica (anche se al momento i giallorossi sono ancora in zona playoff da team non testa di serie ma gli ottavi distanti appena 2 punti), ritrovamento di alcuni giocatori con Pellegrini e Soulé, ma soprattutto una buona gestione delle risorse.
La partita dura, fondamentalmente, un tempo. Tanto basta alla Roma per chiudere il match con un uno-due firmato Soulé e Pellegrini. Potrebbe essere questa la spiegazione della fase iniziale del secondo tempo che ha ricordato vagamente il momento peggiore della Roma contro il Milan. I Rangers non hanno Leao e creano pochi pensieri a Svilar, nonostante le tante occasioni create. Una volta retto l'urto e non concesso ai Rangers di rientrare in partita, le mosse di Gasperini hanno congelato il risultato. Dentro qualche big, una punta in meno e via fino al fischio finale, non senza occasioni clamorose mancate come quella di Celik.
Una serata tranquilla, dov'è andato tutto bene e i 1.500 tifosi romanisti ad Ibrox contenti, soddisfatti a cantare per la Roma.






