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tmw / roma / Primo piano
Gasperini: "Il quarto uomo si è comportato male. Vogliamo vivere questo sogno ancora a lungo. Quando segni un gol come il terzo significa che hai svoltato"
Oggi alle 18:30Primo piano
di Marco Campanella
per Vocegiallorossa.it

Gasperini: "Il quarto uomo si è comportato male. Vogliamo vivere questo sogno ancora a lungo. Quando segni un gol come il terzo significa che hai svoltato"

Al termine di Cremonese-Roma 1-3, ha parlato il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini. 

Gian Piero Gasperini a DAZN

C'erano veramente mille cose, io parto da una personalissima immagine, perché c'erano tantissimi tifosi della Roma oggi, ma al gol di Ferguson l'hanno visto uno aggrappato alla balaustra esultare molto più degli altri, e l'era già Piero Gasperini. Come ha vissuto, con quale pathos, con quale intensità ha vissuto questa partita che vale il ritorno al primo posto della Roma? 
«No, va bene, d'accordo per Ferguson, siamo contenti per lui che aspettava questo gol, ma soprattutto è stato un gol importantissimo, ci portava su 2-0, era una partita che si vedeva che avevamo le chance, stavamo giocando anche bene secondo me, con parecchie situazioni pericolose, e aver fatto il secondo gol ci ha fatto capire che si poteva vincere».

Ha detto che i cinque cambi non le piacciono… quindi i cambi servono?
«No, no, i cambi servono, io li utilizzo tutti, se ne avessi di più, li utilizzo di più, però se mi chiedi per il calcio non è una cosa che mi entusiasma, non mi ha mai entusiasmato. Questa cosa è venuta fuori dopo il Covid-19 e poi è proseguita, però il calcio è fatto anche di resistenza e nei 90 minuti le squadre più preparate vengono fuori. Cambiando mezza squadra è chiaro che rende la partita sempre più equilibrata, se vogliamo, ma anche a volte meno bella».

Cosa le ha dato più fastidio? Il mancato giallo a Terracciano, il rigore concesso e revocato o l'atteggiamento arbitrale più in generale? 
«Insomma, ne avete parecchie, eh? Tutti insieme, concentrati nei dieci minuti finali  del primo tempo. Sono stati veramente pesanti per noi. Poi dopo nel secondo tempo non ho detto niente, assolutamente. Sono un fallo di interpretato sul Mancini, io non ho detto una parola. Quarto uomo che è messo lì molto spesso, se potrà dirmi qualcosa potrà dire l'occasione del rigore concesso, ma non nel secondo tempo, assolutamente. Ha fatto due errori. Due errori molto grossolani, perché se doveva fare qualcosa doveva farlo nel primo tempo. Nel secondo tempo, zero. L'ha richiamato due volte a significare una pessima presenza vicino all'area, già hanno poco da fare lì vicino alle panchine. In questo caso si è comportato veramente male».

Baldanzi falso nove?
«Mi è piaciuto moltissimo. In attacco siamo sempre stati pericolosi giocando su rapidità e scambi. All’inizio abbiamo sbagliato alcuni passaggi, poi abbiamo giocato con qualità. Baldanzi è stato fastidioso e pericoloso, il ruolo di centravanti si può fare anche con queste caratteristiche e lui l’ha fatto molto bene. Quando fai un gol come il terzo vuol dire che hai svoltato, ora abbiamo più sicurezza, fiducia e convinzione nel fare gol».

Le mostro in prima persona Gasperini in versione stregone in un murale a Garbatella. La pozione magica, ci sono tre ingredienti fondamentali, grinta, cuore e sudore. Per arrivare dove?
«Sembro un incrocio tra Mago Merlino e la Befana (ride, ndr), però bello, bellissimo. Soprattutto gli ingredienti sono fantastici, mi trovano completamente d’accordo, sono quelli giusti, i principali. Poi cerchiamo di aggiungerci anche un po’ di spezie e un po’ di sale».

Per continuare a sognare?
«Per continuare a giocare così, adesso questa cosa del sogno, mi sono già spiegato ieri, è giusto sognare quando sei in queste posizioni. Sappiamo benissimo che i sogni rarissime volte si avverano, però è anche bello viverli. Noi lo stiamo vivendo e finché si può lo facciamo finta di non svegliarci, ci riaddormentiamo un altro po’, cerchiamo di allungarlo».

Gian Piero Gasperini in conferenza stampa 

Se dovessimo usare un aggettivo potremmo dire che è stata una prestazione completa?
"Stiamo crescendo, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti. Ultimamente abbiamo fatto delle ottime partite: con l'Udinese ma se vogliamo anche a Milano con il Milan. Oggi, però, c'è stata una crescita: abbiamo giocato bene in attacco, con bei movimenti, giocando di reparto e sempre con pericolosità. C'era sempre la sensazione di creare pericoli, questo non succedeva qualche settimana fa. È un grande merito di questi ragazzi, che sembra abbiano svoltato: il primo gol è bello, il terzo è di qualità e il secondo negli spazi. Quando fai un gol come il terzo significa che hai fiducia e hai fatto un passo avanti".

Qualche tempo fa disse che bisognava pestare l'area di rigore, in questo senso il pomeriggio di oggi ha confermato l'evoluzione.
"Sicuro, abbiamo anche le caratteristiche di essere più precisi: tante volte siamo andati molto vicino sbagliando l'ultimo passaggio o qualche volta c'è stata imprecisione nella scelta. Ma ne abbiamo fatte tante buone, oltre ai gol siamo stati pericolosi tante volte. In linea di massima, al di là degli errori che ci possono stare, ho la sensazione che sia accesa la luce in tanti: arriviamo con parecchi giocatori con lucidità e scelte giuste".

L'espulsione?
"Sono stato espulso perché... I 10 minuti finali del primo tempo sono stati assurdi: nelle scelte, dall'ammonizione di Ziolkowski a quella di Wesley che stava andando in porta, i falli laterali, il rigore assegnato. È stata tutta una sequenza di episodi che mi hanno fatto protestare. Forse in quell'occasione ci poteva essere un provvedimento, anche se gli episodi in sequenza sono stati molto strani. Ma nel secondo tempo non c'era niente, proprio zero. C'è stato un fallo su Mancini ma non ho aperto bocca, ho fatto un gesto di disappunto ma come lo può fare chiunque in tribuna. È intervenuto il IV uomo, è diventato protagonista e sono stato espulso".

È una Roma sempre più bella: l’inserimento di El Aynaoui e l’arretramento di Cristante è stata la mossa decisiva? In cosa ha svoltato questa Roma?
“Quel cambio è stata una necessità. El Aynaoui sta benissimo, è in ottime condizioni. Ho preferito far entrare lui e arretrare Cristante non per demerito di Ziolkowski, ma perché con mezzo fallo sarebbe andato fuori. Era veramente a rischio espulsione. La squadra ora gioca con più sicurezza, quando arriva vicino all’area vede più situazioni in cui muovere palla e scambiare meglio e quindi creiamo di più”.

Consapevolezza?
“Sì. Vedo tanti giocatori in grado di segnare e di fare passaggi importanti, che poi mettono in condizione i giocatori di essere pericolosi”.

C’è un giocatore per cui va particolarmente fiero?
“No, farei torto ad altri. La mia fortuna in questo momento sono i calciatori, è la cosa più forte che ho trovato in questi mesi. Poi c’è l’entusiasmo che ci circonda e ci dà una mano. Se giochi nella Roma sei sempre ipermotivato perché hai sempre tanto pubblico alle spalle, quindi non puoi essere mai distratto. Questi ragazzi stanno crescendo, ci credono e si divertono. Hanno rotto gli argini del divertimento, di giocare e di allenarsi anche al di là dei risultati che non saranno sempre così”.

Wesley lo ritroveremo a destra o no visto come sta andando a sinistra? Si sta trovando meglio? A proposito di ambiente, noi siamo più abituati di lei ma i tifosi sono sempre presenti. Qualcuno in tribuna è venuto ad abbracciarla...
"Al di là del numero dei tifosi - la Roma ha sempre avuto grande seguito -, è il clima che c'è intorno alla squadra che è diverso e si è visto oggi. A volte è un problema e invece non lo è: c'è un bel clima di fiducia perché tutti danno tutto. Probabilmente la squadra sta anche crescendo sul piano del gioco e quindi gioca anche meglio, è importante offrire un buon calcio. Wesley è un giocatore forte, non ho avuto un dubbio neanche all'inizio quando è arrivato. Può giocare a destra e a sinistra, come altri giocatori. Come Baldanzi che può giocare centravanti e può fare altri ruoli, Mancini, Cristante, El Aynaoui, Koné... Mi piace questo modo della squadra".