Col Genoa una festa nel momento del bisogno

All’ultimo appuntamento dell’anno solare, la Roma si presentava raschiando il barile, per citare quanto dichiarato da Gasperini nella conferenza stampa della vigilia. I segnali erano chiari: giocatori fuori, altri giocatori poco in forma, una lista di convocati diramata solo la mattina della gara per provare a tirarci dentro più elementi possibili, con la defezione di Baldanzi e l’inclusione di Dovbyk che, sempre a detta del tecnico, non poteva calciare in porta.

Presupposti per una di quelle serate “da romanisti”, alla ricerca di un gol da difendere contro una squadra che ha dimostrato di non avere timore reverenziale come il Genoa dell’ex De Rossi, un copione che in molti si immaginavano e che invece è stato infilato foglio per foglio in un distruggidocumenti. Tre gol nella prima mezz’ora la Roma di Gasperini non li aveva mai segnati e, oggettivamente, viene più da pensare a un’opposizione insufficiente che a una improvvisamente ritrovata vena creativa e realizzativa: nulla che, in una situazione di partenza del genere, non faccia piacere, ma di certo neanche qualcosa su cui porre analisi valide per il futuro prossimo.

Dopo il salto nel passato della Roma tutta di questa sera, infatti, sabato sarà la volta del salto indietro nel tempo per Gasperini, che si presenterà da ex contro un’Atalanta che vorrà sfruttare l’occasione per provare a cominciare a ricucire lo scarto che la separa dalla zona europea. Un appuntamento al quale si arriverà, per lo meno, con qualche giocatore rinfrancato - Ferguson su tutti - da questa tranquilla serata di festa, sia che la si veda dal punto di vista del risultato, sia che si pensi all’accoglienza riservata a De Rossi, sia che, cosa più importante delle tre, si guardi a una classifica che vede nuovamente la Roma seduta su una delle sedie Champions.

La strada è lunga, ma non c’era probabilmente serata più indicata per poter pescare un jolly di questo tipo, in un periodo in cui la (più che) mezza emergenza in cui versa la Roma avrà un peso specifico abbastanza grande visto il numero e l’importanza degli impegni nelle prime settimane del nuovo anno. Con un occhio sempre rivolto al mercato, che può e deve assolutamente dare una mano a Gasperini.