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tmw / roma / Editoriale
Il ritratto della Roma
giovedì 20 maggio 2021, 20:17Editoriale
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Gabriele Chiocchio

Il ritratto della Roma

La piccola gioia del derby vinto non può cancellare un campionato in cui la Roma non ha centrato nemmeno l'obiettivo minimo dell'Europa League e si trova a dover difendere fino all'ultimo minuto l'accesso alla Conference League. Sicuramente per demeriti, ma anche per contingenze di cui è impossibile non tener conto: gli infortuni su tutto, ma anche limiti fisici e mentali all’interno delle singole partite, appalesatisi per lo più nei famigerati grandi appuntamenti, il cui tabù è stato sfatato proprio sabato scorso contro la Lazio, comunque la peggiore delle sei squadre meglio posizionate in classifica rispetto alla Roma. E proprio la stracittadina può essere uno dei tanti ritratti possibili della stagione giallorossa: una vittoria ottenuta con una prestazione in crescendo al crescere della sicurezza e della personalità messe in campo. Sicurezza e personalità che raramente si sono viste negli altri grandi appuntamenti - e in alcuni più piccoli nel finale di stagione - e che invece sono stati il cardine del percorso europeo, bruscamente interrotto nel momento in cui sono venute meno a Old Trafford.

Non è un caso e non può esserlo anche considerato il fatto che, sulla Roma 2020/2021 e sulla sua guida tecnica, si sono posti dubbi anche oltre il lecito dal giorno zero, che hanno spinto questa squadra e il suo allenatore a dover dimostrare continuamente più del necessario anche in contesti in cui la classifica era più che sorridente. In situazioni del genere si può subire o rilanciare, e la Roma ha rilanciato finché le è stato possibile, salvo poi cedere di schianto in un modo che più fisiologico non si può. È questo il vero rimpianto di un campionato che la Roma avrebbe meritato di vivere in modo più normale e che si appresta a salutare guardando con fiducia al futuro dopo l’annuncio di José Mourinho: scorte che dovranno durare per quasi dodici mesi, e chissà se stavolta basteranno.