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Braglia: "FVS toglie istintività al calcio. Non si può stare 7-8 minuti a rivedere un'azione"
"Non si può stare sette o otto minuti per decidere un’azione con una sola telecamera. Così si toglie istintività al calcio. Anche gli assistenti ormai aspettano la comunicazione prima di alzare la bandierina. O si mettono più telecamere, almeno nelle aree, oppure così diventa un paradosso. Inoltre si rischiano anche infortuni, soprattutto d’inverno, con i giocatori fermi troppo a lungo". L’esperto tecnico Piero Braglia nell’intervista rilasciata ad A Tutta C, programma in onda sulle frequenze di TMW Radio ha parlato così della novità Video Football Support che tante polemiche sta creando in Serie C per poi affrontare anche altri temi spinosi della terza serie.
Cosa pensa del progetto delle seconde squadre?
"Io continuo a non capirne l’utilità. È diventato un modo per fare plusvalenze, non per crescere giocatori per la Nazionale. In Serie C servono piazze vere, con storia e pubblico. Una volta c’era il torneo riserve, il De Martino: lì capivi davvero se un ragazzo era pronto. Qui invece molti giovani vengono catapultati in C senza capire dove sono capitati".
Si parla spesso di riforma della Serie C e del numero delle squadre. Dov’è il vero problema?
"Il problema non sono solo le 60 squadre, ma i controlli. Gli stessi personaggi che fanno fallire club continuano a girare. Bisognerebbe verificare seriamente se una proprietà ha le reali potenzialità per sostenere una squadra. Un campionato di Serie C si può fare anche con un milione di euro, ma servono persone serie. Questo è il vero nodo".
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