
Raffaele sta facendo un miracolo con questa rosa. Società, guarda la curva e garantisci 2-3 top player a gennaio
Prendendo spunto dall'articolo pubblicato questa mattina sul quotidiano La Città a firma del nostro direttore Luca Esposito, ritengo sia doveroso scegliere Giuseppe Raffaele come uomo copertina. In queste settimane, nell'attribuzione di meriti per il primo posto, ne abbiamo lette tante: c'è chi dà atto al ds di aver costruito un'ottima rosa, chi indica nell'attacco un punto di forza fondamentale, chi elogia Donnarumma, chi sottolinea l'importanza del fattore pubblico e che ha finanche e colpevolmente dimenticato le responsabilità gravi della società sostenendo che "Iervolino sta facendo di tutto per riscattarsi". Un giorno pubblicheremo un libro intitolato "I misteri di Salerno": dalla A alla C ballando e cantando e poi diserzioni, cori contro e fischi quando c'era chi vinceva campionati e coppe. BAH!
Ad ogni modo l'allenatore è uno degli artefici principali di quello che definiamo un miracolo sportivo. Perchè la Salernitana non è una corazzata, non è partita per il ritiro con una rosa completa nemmeno per metà, ha lavorato a Cascia con tanta gente con la valigia pronta e qualche giovane di prospettiva, non ha un organico profondo e ha dei limiti tecnici e numerici in totale contrapposizione con quello che la proprietà avrebbe dovuto garantire dopo due anni di brutte figure.
Raffaele ha plasmato un gruppo eccezionale: tutti sudano la maglia, i panchinari esultano con i titolari quando si segna, chi non è nemmeno convocato va sotto la curva a cantare, se si va sotto c'è una reazione caratteriale non indifferente e la Salernitana, in fase offensiva, propone un calcio che non abbiamo visto nè con Menichini, nè con Agostinelli e nè con Brini che pure avevano giocatori nettamente superiori a quelli attuali. A chi parla di difficoltà in fase difensiva vorremmo chiedere quale mago farebbe meglio con centrali lenti e macchinosi, con esterni che spingono ma non rientrano e con un centrocampo non rapidissimo e che fatica ad applicarsi in entrambe le fasi.
La verità è che Raffaele, preso atto dei limiti della retroguardia colmabili solo a gennaio col mercato, ha capito che l'unico modo per far punti era quello di optare per un calcio offensivo e propositivo, con una gestione ottima di Ferrari, un inserimento immediato di Ferraris e Inglese che ha superato qualche mal di pancia anche grazie alla capacità dello staff di farlo sentire importante. Se poi si pensa che la Salernitana sia prima perchè è fortissima e superiore alle altre allora cambiamo argomento e dilettiamoci in altro. Creare tutto questo in due mesi, con 25 teste diverse da mettere insieme, gente arrivata fuori forma o reduce da infortuni, qualche torto arbitrale e parole fuori luogo di taluni dopo il ko in coppa col Sorrento è una autentica impresa.
Iervolino, presente allo stadio domenica, dovrebbe guardare quella curva, i dati sugli spettatori e il numero di abbonati e garantire da oggi investimenti importanti a gennaio per prendere un forte difensore centrale e due centrocampisti di categoria superiore. Magari anche un esterno duttile. Perchè non sempre il cuore e la garra basteranno per colmare le lacune. Che poi questo gruppo stia onorando la maglia in modo encomiabile meritando sostegno, applausi, complimenti e primo posto è totalmente fuori discussione.







