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Salernitana, attacco boom e difesa horror. Squadra stregata dal pubblico: "Siete decisivi"

Salernitana, attacco boom e difesa horror. Squadra stregata dal pubblico: "Siete decisivi"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 10:04Serie C
di Luca Esposito

Sesta vittoria in otto partite, Arechi che torna ad essere fortino e squadra che fa festa sotto la curva. E' ancora presto per cantare "la capolista se ne va", ma in casa Salernitana non mancano i motivi per guardare al futuro con ottimismo. Contro una Cavese tutta sulla difensiva nel primo tempo e molto più propositiva nella ripresa, la formazione granata si ritrova in svantaggio dopo 50 secondi della ripresa, rimonta con Inglese e Ferrari nell'arco di cinque minuti, subisce il 2-2 a causa di un errore tattico collettivo molto simile a quello di Casarano e poi la vince grazie al tap-in di Inglese ben servito da Villa che festeggia il sesto assist consecutivo. Un record per la Lega Pro. A fine gara il tecnico Raffaele si è detto molto soddisfatto per la prestazione e ha rimarcato con orgoglio che "la Salernitana gioca proprio bene a calcio, costruisce tante occasioni nitide in tutte le partite e reagisce alle difficoltà con organizzazione, carattere e spirito di sacrificio. Considerando che la rosa è tutta nuova, che alcuni calciatori sono arrivati in ritardo e che anche lo staff tecnico è cambiato posso dire che, in un mese, abbiamo fatto un qualcosa di straordinario e che non era assolutamente da dare per scontato". Sotto questo punto di vista analisi ineccepibile: la Salernitana ha cambiato 25 giocatori su 25, in ritiro è partita in modalità cantiere aperto e con tanti calciatori da collocare altrove, non ha fatto mercato con un budget elevato e ha affidato la panchina a un tecnico preparato, ma comunque alla sua prima vera esperienza in una piazza importante e ricca di pressioni. Ragion per cui trovarsi al primo posto in un girone che è quasi una B2 e con ben 19 punti già in cascina è "tanta roba" e va rimarcato.

C'è poi un'altra parte di intervista che invece è alquanto opinabile: "La Cavese, nel primo tempo, aveva undici giocatori nella propria metà campo, ma se non ho perso lucidità ricordo che abbiamo avuto tre occasioni nell'area piccola più tre tiri dalla distanza e qualcosa di interessante su palla inattiva senza subire una sola ripartenza visto che cresciamo nelle preventive. Se non la sblocchi subito diventa complicato per tutti. Nella ripresa abbiamo avuto più qualità nella rifinitura, tanto è vero che abbiamo trovato il pareggio e due volte il vantaggio. Le soluzioni dipendono dall'avversario, dallo stato di forma, da tanti fattori. La Salernitana gioca veramente bene al calcio, purtroppo manca ancora qualcosa per essere solida. Oggi tatticamente non abbiamo concesso nulla". Sicuramente è vero che non è semplice giocare contro avversari che, soprattutto a Salerno, si coprono e ci mettono un qualcosa in più, specialmente in un derby che a Cava sentivano tantissimo. Ma i dati smentiscono lo staff tecnico, visto che la Cavese ha avuto tre occasioni nel primo tempo, poteva fare 0-2 in avvio di ripresa con Sorrentino, ha sfiorato il 3-3 su una corta respinta di Donnarumma e, alla fine, ha segnato due reti in casa della capolista. La fase difensiva proprio non va, sia per errori dei singoli (Golemic continua a non convincere, Coppolaro malissimo), sia perchè il reparto difensivo ha quasi esclusivamente gente fisica e quindi lenta, sia perchè il centrocampo non garantisce nè copertura, nè rapidità, visto che Capomaggio sta faticando un po' e che Tascone non sta avendo quella costanza di rendimento necessaria. Ricordiamo che numericamente la mediana può contare su appena 4 elementi, visto che De Boer si è fatto male, e che tra questi c'è Knezovic che è un giovane arrivato dalla Primavera del Sassuolo che imposta bene, ma non ha proprio la fase di non possesso nel DNA. Insomma, i fatti smentiscono chi parla di corazzata e di "Salernitana con due squadre", visto che ad oggi ha ingranato solo l'attacco, mentre negli altri reparti ci sono lacune che andrebbero colmate nel mercato di gennaio stavolta senza badare a spese e senza aspettare le cessioni. Per ora no agli svincolati, una strategia per tenere liberi due posti nella lista over. Ma andranno presi assolutamente un difensore centrale e un centrocampista di categoria superiore.

Protagonista assoluto della gara di ieri è stato invece - come sempre - il pubblico dell'Arechi. 14500 spettatori, 51mila in totale nelle quattro gare casalinghe pur con il doppio salto all'indietro di categoria, curva Sud sold out e che ha spinto soprattutto nei momenti di difficoltà. A fine gara bellissima la scena della squadra che festeggia con la propria gente al ritmo di "Despacito", una simbiosi nata non tanto dai risultati e dalla classifica, ma dall'atteggiamento battagliero di un gruppo che sta incarnano i valori del popolo. "Sono determinanti" ha ammesso Raffaele "si sta creando un connubio fantastico, la gente dopo due retrocessioni non ti regala nulla se non vede spirito di sacrificio. Se chi non gioca entra in campo per esultare è chiaro che il tifoso lo nota ed è felice. Questa compattezza sarà decisiva nei momenti difficili che prima o poi attraverseremo. Insieme vogliamo regalare soddisfazioni e vivere altre giornate così". Achik ha detto grossomodo le stesse cose, sperando che "presto i tifosi possano venire anche in trasferta, ci danno una carica incredibile ed esultare sotto la curva Sud mi ha emozionato". Chissà che l'ennesimo esame di maturità superato (con striscioni di rispetto per una tifoseria rivale come quella della Cavese, il no alla trasferta ha spinto gli ultras a dire no ad ogni tipo di coro ostile) non possa spingere il Ministro Piantedosi a fare un passo indietro circa un divieto che rischia di privare la Bersagliera del dodicesimo uomo in campo esterno fino al primo dicembre. E ora che si gioca prima a Monopoli e poi a Catania ce ne sarebbe stato davvero bisogno.

Infine, nonostante la vittoria e il primato, la società non è apparsa molto soddisfatta dell'arbitraggio e ha stilato un elenco dei tanti episodi che, a detta del club, avrebbero danneggiato la società. Nel dettaglio il calcio di rigore concesso al Sorrento alla terza giornata, un rigore non fischiato con l'Atalanta23 per un fallo di mano, un penalty su Villa a Giugliano per il quale non fu nemmeno possibile una revisione completa per problemi tecnici al monitor, il rigore concesso al Cerignola che vale il 2-2 e, ieri, una presunta espulsione per fallo di Fornito su Tascone e un penalty richiesto a gran voce da Inglese per lo sgambetto di Evangelisti. Il difensore ospite, poco prima, aveva rischiato tantissimo con un intervento di polso su tiro da distanza ravvicinata di Ferrari. Raffaele ha chiosato così: "Credo che ci fossero gli estremi per il cartellino rosso, l'entrata su Tascone era dura. E ritengo anche che ci fosse un rigore per noi. Purtroppo se l'arbitro non cambia idea non possiamo farci nulla. Quando un giocatore serio e professionale come Inglese mi dice che ha subito fallo c'è l'obbligo di utilizzare una card, anche se è l'ultima a disposizione. Purtroppo non ci sono immagini nitide e il direttore di gara cambia una decisione solo se c'è qualcosa di chiarissimo. Credo ci abbiano già annullato 7 gol da inizio campionato".

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