Il pari di Latina non è una frenata ma un richiamo alla concretezza
Tre pareggi per tre e situazione di classifica immutata. Ha cominciato il Catania venerdì a Caserta, ha proseguito la Salernitana domenica pomeriggio a Latina per la prima volta in trasferta davanti ai suoi tifosi e ha chiuso il Benevento nel sunday night nel derby regionale col Sorrento. Il girone C di Serie C continua a vivere di botte e risposte senza che nessuna delle principali candidate alla promozione riesca a prendere il largo e dare la prima, vera, spallata al torneo permettendo anche a altre nobili decadute come il Cosenza di non rimanere del tutto fuori dalla corsa al vertice. In casa granata indubbiamente si ritorna dal "Francioni" con due punti persi più che uno guadagnato. Il primo tempo è piatto e prevedibile, senza ritmo nè idee. Nella ripresa i cambi portano energia, ma il risultato non cambia. La nota lieta è rappresentata dal baby Rocco Di Vico. L'ingresso in campo del giovane prelevato dall'Urbetevere e da anni perno della mediana del settore giovanile della Bersagliera cambia faccia alla squadra. Porta gamba, freschezza e coraggio. Si propone tra le linee, costruisce gioco e dà intensità al centrocampo. Giovane ma già maturo: uno dei migliori del secondo tempo.
La Salernitana, intanto, difende bene ma non punge: così la fuga sul Catania e sullo stesso Benevento resta solo un’occasione mancata. Difesa attenta, centrocampo in ripresa ma attacco sterile: la fotografia di una squadra che deve ritrovare velocemente brillantezza e concretezza. A Latina non è mancata la solidità, ma forse il coraggio di osare. E in una corsa promozione così serrata, in trasferte del genere, non dovrà più mancare la licenza di provarci. Un segnale arriva anche dalle dichiarazioni post gara. Tre voci, tre sfumature diverse, un’unica certezza: la Salernitana è consapevole dei propri limiti, ma anche della propria forza. L’autocritica di Ferraris, la determinazione di Ferrari e la lucidità di Anastasio dipingono il ritratto di un gruppo maturo, unito e ancora affamato di vittorie. Lo 0-0 di Latina non va inquadrato come una frenata, al di là dei punti persi e al netto degli altri risultati, ma un richiamo alla concretezza. E la strada, come dice Anastasio, sembra davvero quella giusta.






