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Salernitana: La rivoluzione silenziosaTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Giovanni Santaniello
per Tuttosalernitana.com

Salernitana: La rivoluzione silenziosa

Dopo la tempesta arriva sempre la calma. E la Salernitana, reduce dalla doppia retrocessione più dolorosa della sua storia, sembra aver finalmente ritrovato la rotta giusta. Con 35 punti in classifica, i granata si trovano a soli tre punti dalla vetta, e quello che sembrava un disastro annunciato potrebbe trasformarsi in una stagione di orgogliosa rinascita.

Il patto Iervolino-Pagano

Le ultime ore hanno segnato una svolta decisiva nelle strategie del club. Non è un mistero che Danilo Iervolino abbia attraversato momenti di grande riflessione dopo l'estate delle retrocessioni. Ma ora, secondo quanto emerge, il patron ha trovato in Umberto Pagano un alleato emotivamente coinvolto nel progetto. Non è solo questione di bilanci o di tattica: è una questione di cuore. E in una piazza calda come Salerno, questo conta quanto i gol segnati.

Il club avrebbe dato disponibilità per mettere a disposizione di mister Raffaele quei tasselli necessari per rinforzare la squadra, con l'obiettivo di un ritorno in Serie B entro due anni. Non è una promessa lanciata al vento: è un piano concreto che prevede almeno tre innesti già nella finestra di gennaio, tra cui un difensore esperto, uno giovane, un centrocampista e un attaccante.

Il mercato: tra sogni e realtà

Ed è qui che il discorso si fa davvero interessante. Il nome che circola con insistenza è quello di Facundo Lescano, bomber argentino che ha fatto sfracelli ovunque sia passato in Serie C. Attualmente all'Avellino dopo il trasferimento dal Trapani, Lescano è uno degli indiziati principali a lasciare l'Avellino nel mercato di gennaio, con diverse squadre di Serie C sulle sue tracce, tra cui la Salernitana. Un nome che fa brillare gli occhi ai tifosi, un calciatore da doppia cifra che potrebbe fare la differenza in un campionato equilibrato come quello del Girone C.

Ma attenzione a non sottovalutare le mosse in uscita. Sono considerati cedibili Coppolaro, Frascatore e Varone, mentre potrebbe essere interrotto il prestito di Ubani. Soprattutto, c'è la questione Capomaggio: arrivato con grandi aspettative, il centrocampista non ha convinto. Lento, macchinoso, mai determinante. La sensazione è che serva un potenziale titolare in cabina di regia, non una semplice alternativa.

Le lacune da colmare

Vincere al 97' contro l'ultima in classifica, come è successo contro il Picerno, non può essere motivo di grande gioia. I problemi ci sono e sono evidenti. La difesa, dopo mesi di ritrovata solidità, ha mostrato di nuovo crepe preoccupanti. L'attacco, pur con un Roberto Inglese che deve ancora esprimere il suo vero potenziale, manca di continuità. E poi c'è il tema tattico: Raffaele deve scegliere un modulo definitivo prima del mercato. L'oscillazione continua tra sistemi crea gran confusione nei calciatori anziché flessibilità. Così facendo l'amalgama resta un miraggio.

Il rapporto con la piazza: un dialogo necessario

Ma forse la vera novità è un'altra. Il club, a mio avviso, potrebbe chiedere una conferenza stampa chiarificatrice o un incontro aperto al pubblico. Dopo anni di silenzi, di comunicazioni fredde, di distanza siderale tra società e tifosi, questa apertura rappresenterebbe una piccola rivoluzione culturale. Iervolino ha imparato la lezione: investimenti folli senza una strategia chiara non portano risultati. Ma servono anche trasparenza e condivisione del progetto con chi vive la Salernitana con il cuore.

L'invito gratuito agli studenti per la gara con il Foggia è un primo passo. Piccolo, certo, ma significativo. L'obiettivo di raggiungere quota 12.000 spettatori all'Arechi non è utopistico: la gente c'è, vuole credere, ma ha bisogno di sentirsi parte di qualcosa di vero.

La Salernitana non ha mai vissuto una doppia retrocessione consecutiva in 106 anni di storia. Questo dato, che potrebbe essere letto come un fallimento storico, può diventare invece la molla per una rinascita memorabile. Le squadre che cadono in Serie C hanno due destini: o implodono definitivamente, o si rigenerano con una fame nuova. La Salernitana sembra aver scelto la seconda strada.

Il calendario aiuta: nei prossimi turni la Salernitana avrà impegni sulla carta non complicati. Ma sappiamo che in questo girone C non esistono gare semplici. Ogni partita è una battaglia, ogni punto sudato. E proprio per questo i rinforzi di gennaio diventano fondamentali: non per vincere la Serie C con dieci punti di vantaggio, ma per arrivare fino in fondo senza rimpianti. Evitiamo di porci come obiettivo le Forche Caudine dei Play-off, una autentica lotteria, difficilissima da superare.

I prossimi due mesi saranno decisivi. Il mercato dirà se le promesse di Iervolino sono concrete o solo fumo negli occhi. La squadra dirà se ha davvero la mentalità per tornare in Serie B al primo tentativo. E la piazza dirà se è pronta a tornare a sognare, a riempire l'Arechi, a essere quel dodicesimo uomo che può fare la differenza.

Il tempo delle chiacchiere è finito. Ora è il momento dei fatti. E tutti, finalmente, sembrano averlo capito.