
SALERNITANA - Cerci e Giannetti non al top: Gondo è favorito su Jallow per giocare dal 1’. Le ulitme
Il dinamismo di Gondo dal 1’ per l’attacco e la speranza di riavere Cicerelli seppur per uno spezzone di gara. Si avvicina Entella-Salernitana di venerdì sera e per Gian Piero Ventura è già tempo di sciogliere i primi dubbi di formazione. A partire dal modulo, con il 3-5-2 in rampa di lancio dopo l’esperimento tutt’altro che positivo del 3-4-3 visto con il Pisa. Un cambio di rotta dovuto anche alla voragine sulla corsia destra aperta dall’assenza di Lombardi e acuita dalle condizioni precarie di Cicerelli, nonostante la ventata di ottimismo delle ultime ore. L’esterno pugliese ieri pomeriggio ha ripreso a lavorare col gruppo e spinge per una convocazione nella partita di Chiavari, subentrando sulla corsia destra che verrà occupata inizialmente da Kiyine. In attacco, invece, il casting per il ruolo di spalla del capocannoniere Djuric sembra averlo vinto Gondo. L’attaccante ivoriano è pronto a ritornare titolare dopo aver saltato la sfida con il Pisa causa squalifica.
Un’occasione importante per la punta scuola Fiorentina, fermato nelle scorse settimane anche dalla quarantena obbligatoria scattata dopo il viaggio lampo in Veneto per motivi personali che gli aveva impedito di riprendere ad allenarsi agli albori della ripresa post Coronavirus. Ventura, infatti, sembra aver sciolto le riserve ed è pronto a rilanciare il calciatore con il maggior numero di assist, sei, ricomponendo il tandem offensivo riproposto più volte in stagione: nove volte infatti Gondo e Djuric sono partiti insieme dall’inizio, la prima volta nel successo interno con il Crotone, in cui lo scuola Fiorentina realizzò una doppietta, fino alla trasferta amara di Verona con il Chievo. Più indietro sia Cerci, lontano dalla forma migliore come dimostrato nella sfida con il Pisa, che Jallow.
Il gambiano ha realizzato sei gol, alle spalle solo di Djuric e Kiyine nella classifica marcatori granata, in una stagione iniziata con auspici di consacrazione ma minata sia dalla rottura con i tifosi che dalla querelle a distanza tra il suo entourage e la società granata. Il numero 10 sarà però un’arma preziosa da giocare a gara in corso, partendo dalla panchina lì dove spera di sedere anche Giannetti. L’attaccante scuola Juventus sta smaltendo i problemi fisici accusati lunedì scorso che lo avevano costretto ad interrompere anzitempo il primo allenamento settimanale e spinge per una convocazione.






