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SALERNITANA, COLPO TUTINO…MA NON BASTA. CAOS PORTIERE, CENTROCAMPO ASSENTE E TROPPI “LAZIALI”
giovedì 24 settembre 2020, 13:03Editoriale
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

SALERNITANA, COLPO TUTINO…MA NON BASTA. CAOS PORTIERE, CENTROCAMPO ASSENTE E TROPPI “LAZIALI”

Direttore Responsabile di TuttoSalernitana, giornalista di Tuttomercstoweb e corrispondente di Radio Sportiva

Eppur si muove. Con lentezza, come spesso accaduto in passato. Senza spese folli pur con una proprietà economicamente solidissima alle spalle. E con l’obbligo anzitutto di sfoltire la rosa anche a causa degli errori fatti in passato. Il mercato della Salernitana, dopo un ritiro svolto con giovanotti di belle speranze e calciatori in prova puntualmente bocciati, entra nel vivo. Quello di Tutino è un gran colpo: l’attaccante era richiesto da tutte le big della cadetteria, ma ha voluto fortemente Salerno. Trattativa lunghissima, estenuante e ricca di stop e ripartenza, ma la volontà del giocatore ha fatto la differenza per la gioia di Lotito che, eventualmente, investirà i 5 milioni di euro non subito, ma a fine stagione e solo in caso di promozione. A cedere, invece, il patron è molto più rapido e diretto: ha portato il miglior calciatore dell’organico a Roma (Akpa Akpro) in 24 ore, senza dimenticare le possibili partenze di Jallow (tra Entella e Vicenza, ma occhio alla Reggina) e Micai. Proprio il caos portiere regna sovrano a Salerno. A 48 ore dall’esordio mister Castori non ha ancora riabbracciato Belec (comunque ad un passo dalla firma) e potrebbe dare spazio a Guerrieri, giunto dalla Lazio ma fermo ormai da 4 anni. E’ il centrocampo a destare particolari preoccupazioni, ancor di più dopo lo stop inaspettato di Dziczek che è stato ricoverato d’urgenza in ospedale a causa di un malore. Schiavone e Kupisz sono i volti nuovi, ma ci vuole ben altro per stuzzicare la fantasia della tifoseria e dello staff tecnico.

Il ritorno di Capezzi è una possibilità, alla spicciolata sono sfumati Coulibaly, Calò e Palmiero che erano virtualmente granata prima di accettare offerte evidentemente più vantaggiose. Servono almeno altre due pedine in quella zona del campo, dunque, senza costringere Castori ad adattare Cicerelli e Andrè Anderson che, in realtà, sarebbero più incisivi in zona offensiva. A proposito di questi giocatori, va detto che il cordone ombelicale con la Lazio non è stato ancora tagliato come desidera la piazza. I migliori sono di proprietà biancoceleste (Lombardi, Karo, Cicerelli, Gondo, lo stesso Saribi che sarebbe un grande colpo dalla Germania ma soltanto di passaggio), qualcuno è arrivato a Salerno dopo essere stato palesemente scartato da Inzaghi e bisognerà capire quali motivazioni avrà in cadetteria e in un contesto ambientale tutt’altro che trascinante. Il no di Kiyine ha animato queste ultime ore di mercato, dal momento che il marocchino non ha intenzione di scendere di categoria pur consapevole che mancano offerte alternative. Rivoluzionata la difesa: Veseli, Gyomber, Bogdan sono reduci da retrocessioni, o annate complicate sul piano personale e, pur lasciando l’ultima parola al campo, va detto che bastava investire per la riconferma di Jaroszynski per assicurarsi le prestazioni di uno dei migliori elementi della passata stagione.

Lo ha preso il Pescara, ed è uno dei rimpianti più grossi. Ci saranno ancora una marea di partenze: dopo Volpicelli, Esposito, Russo, Rosina, Cerci (con cui è in atto una battaglia legale), Billong, Castiglia e Vannucchi ci sono da piazzare Firenze, Altobelli (da tre anni a Salerno, ma mai impiegato e sempre collocato altrove al netto di un investimento oneroso nell’estate del 2018), Galeotafiore (unico giocatore ad emergere in questi anni dal settore giovanile, un dato che certo non promuove il lavoro del responsabile Alberto Bianchi), Orlando, Cernigoi, Giannetti, Jallow, Migliorini, Micai e forse Curcio. In pratica una rosa pronta ad essere rivoluzionata con appena 10 giorni di mercato a disposizione e un esordio imminente contro la matricola Reggina. A questa Salernitana serve almeno un top player per reparto: un grande difensore centrale, un regista di livello assoluto e un altro attaccante al fianco di Tutino, senza nulla togliere a Djuric che rischia di soffrire il passaggio da un gioco spregiudicato ad uno di contenimento. Servono almeno altri 4 innesti di livello assoluto per restituire credibilità al progetto granata altrimenti sarà difficile attribuire un voto al mercato al di sopra della sufficienza.