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Valorizzare una rosa competitiva prima di inserire nuovi tasselli. Capito, Nicola?TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
venerdì 9 dicembre 2022, 00:00Editoriale
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

Valorizzare una rosa competitiva prima di inserire nuovi tasselli. Capito, Nicola?

Dal confronto di quest'oggi tra la proprietà e la dirigenza, emerge una decisione che riteniamo assolutamente condivisibile: prima di inserire ulteriori calciatori d'esperienza in questa rosa, è fondamentale valorizzare in pieno le risorse umane a disposizione muovendosi con cautela e senza farsi prendere dalla frenesia. Ben venga un difensore di spessore, un esterno valido che rimpiazzi temporaneamente Mazzocchi e il ritorno di un elemento indispensabile come Djuric, ma questa Salernitana è molto più competitiva di quanto non abbiano detto alcune prestazioni pessime. Di esempi ce ne sono tanti. Da Candreva, che con Nicola agisce quasi da terzino aggiunto, a Bonazzoli (schierato trenta metri lontano dalla porta) passando per Vilhena, Piatek, Maggiore e Kastanos. Quel centrocampista sul quale la proprietà e la dirigenza hanno deciso di investire e che, ad oggi, non è stato mai preso in considerazione nemmeno quando l'emergenza era totale ed era necessario far ruotare i calciatori per mantenere un livello complessivo accettabile. Decisivo per la salvezza conseguita l'anno scorso e tra i pochissimi a metterci qualità in quel girone d'andata davvero nefasto sul piano del gioco e dei risultati, l'ex Pescara si giocherà le sue carte pur sapendo di non primeggiare nelle gerarchie, a Nicola il compito di prendere tutti in considerazione evitando esperimenti, invenzioni e alchimie che depotenziano un gruppo nel quale Iervolino crede fortemente.

La riflessione si estende a Sambia, chiuso da due totem come Mazzocchi e Candreva, ma bocciato forse frettolosamente dallo staff tecnico. Possibile che questo ragazzo, con tante presenze alle spalle in competizioni importanti, non possa fare un tempo nel campionato italiano? E cosa si vorrà pretendere se, contro Leao e Theo Hernandez, dovesse avere qualche fisiologica difficoltà? L'allenatore bravo tiene tutti sulla corda, se vieni preso in considerazione solo quando non c'è alcuna alternativa si rischia di entrare in campo sfiduciati, tesi e con una forte pressione sulle spalle. Ad ogni modo guai a pensare che i granata partano battuti, l'Arechi pieno determina tanto e l'anno scorso il Milan dell'ex Pioli ha già pagato dazio pareggiando per 2-2 al termine di un match che la Salernitana, a tratti, dominò. La spinta del pubblico fu incisiva ed importante e, pur condividendo in pieno le polemiche sui prezzi spropositati dei biglietti, riteniamo che i tifosi granata non faranno pesare alla squadra la presenza di diverse migliaia di milanisti. Con il tifo di Salerno nemmeno i campioni d'Italia fanno paura. Se poi arrivassero anche un paio di colpi di mercato...