Sampdoria, Gregucci: "Ho visto una squadra determinata. Accetto le decisioni dell'arbitro"
Il tecnico della Sampdoria Angelo Gregucci è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara contro il Frosinone, terminata in parità.
Cherubini a centrocampo e Barak vicino a Coda?
"Al netto delle scelte c'era l'andamento della gara. Primi 20 minuti decorosi e ordinati, seconda parte del primo tempo invece siamo stati lunghi e non si è riconosciuto l'atteggiamento. Quando una squadra ha difficoltà deve difendersi con compattezza. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa, era necessario che la squadra fornisse una reazione. La ripresa è arrivata di cuore, il pareggio è stata di buona fattura. Questo campo poi lo conosco, da lì sembrava un'altra partita. E' stato un secondo tempo di cuore, non eccelso a livello tecnico ma ho visto una squadra determinata che non voleva starci. Quando entri in simbiosi con il tuo popolo, l'ambiente ti trascina. Dobbiamo ripartire dal secondo tempo, sorprendente dal punto di vista della determinazione. Una partita che sembrava essere persa siamo andati vicino a vincerla. Questa partita ci deve far riconoscere i momenti: quando c'è da soffrire va fatto tutti insieme".
Le decisioni arbitrali.
"Sicuramente le decisioni non hanno condizionato il risultato. Ho avuto qualche piccola perplessità sulla linea di condotta. Ora però devo rivedere le immagini perché si rischia di dire delle castronerie".
Ha anche protestato?
"Capisco anche il trambusto. L'arbitro ha tirato fuori due cartellini rossi ma non mi sembrava aver protestato con veemenza. Però accetto le sue decisioni. Lui è giovane, io ho qualche capello bianco e capisco tutto. Qualche piccola perplessità sulla condotta".
La scelta di Abildgaard centrale di difesa?
"Era il momento di impattare forte. E il più grande impattatore con il pallone alto è lui. Non amo però parlare dei singoli perché è cambiato tutto l'atteggiamento. E' un campo dove l'episodio negativo somatizza malissimo ma un episodio a favore svolta la partita. A me sono piaciuti l'atteggiamento e lo spirito di chi è entrato nel secondo tempo".
Come si spiega questi up & down?
"Penso che il lavoro più difficile per noi sia valutare questi up & down. Dovremo analizzare e dovremo studiare a fondo le situazioni per poi prendere le decisioni".
Coda?
"Oggi ha dato un bel contributo ma per me può ancora fare di più. Ci sono poi anche tanti altri elementi che possono fare di più. Lavoreremo per non lasciare indietro nessuno".
Come sta Depaoli?
"Ho chiesto al ragazzo e mi ha detto che non ha sentito una fitta ma ha sentito il polpaccio indurirsi di colpo".
La reazione?
"Era normale una reazione. Dovevi cambiare lo spartito. Penso che qualcosa si è visto".
I fischi a Barak?
"Sotto il profilo della disponibilità e del lavoro mi trova a Bogliasco dalla mattina alla sera. A questo tipo di giocatore cerchiamo di chiedere di più".
Manca a centrocampo la capacità di Ricci di far girare il pallone?
"Avendo una squadra che aveva nel duello la sua forza, perdevamo quel mismatch. Ha avuto un impatto buono sulla partita Cuni, Benedetti ma non solo Matteo. Lui si è contraddistinto perché, mentre la palla andava a duello, cercava di pulirlo. Ma è Matteo Ricci. Lui può fare di più. Ha qualità. Se non mi sbaglio è stato convocato in Nazionale in uno stage. La nostra idea è di creare una famiglia e la disponibilità col lavoro dalle 8 alle 20 c'è. Se lui vuole tornare ad un certo livello, io lo aspetto".
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