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Benvenuti in Italia - Top 50 di chi arriva. 50-46: da Walace a Hernani
50. Walace - Dall'Hannover 96 all'Udinese - Titolo definitivo -
"Mi ricorda Allan". Non lo ha detto una persona qualsiasi, ma Pierpaolo Marino, responsabile dell'area tecnica dell'Udinese, nel presentare il centrocampista brasiliano. Classe '95, cresciuto nel Gremio, arriva in Europa nel 2016: prima Amburgo, poi Hannover. Più "fisicato" (188 centimetri d'altezza) del collega del Napoli, sa giocare con entrambi i piedi e ha nel recupero palla la sua miglior qualità. I friulani hanno investito ben 6 milioni di euro. Discreta affinità col gol: in Bundesliga ne ha segnato uno a stagione.
49. Peter Ankersen - Dal Copenaghen al Genoa - Titolo definitivo -
Laterale destro classe '90. Nelle ultime tre stagioni ha vinto altrettanti titoli danesi con la squadra della capitale, dopo aver girovagato per l'Europa (tra le sue tappe, Rosenborg e Salisburgo). Forte fisicamente, abituato in tempi recenti ad agire in una difesa a quattro, contenderà il ruolo da titolare a Ghiglione sulla fascia. 25 presenze con la Danimarca, ha esperienza anche nelle competizioni europee. Buoni in numeri in proiezione offensiva: 7 assist e 1 gol nelle 26 partite durante l'ultima Superliga danese.
48. Guilherme Arana - Dal Siviglia all'Atalanta - Prestito -
Corteggiato da diverse squadre di Serie A, ha scelto gli orobici, dove rappresenterà una preziosa alternativa a Robin Gosens sull'out sinistro. Brasiliano, classe '97, gioca a tutta fascia con una netta predilezione per la fase di spinta. È arrivato in Italia a inizio 2018, fortemente voluto dal Siviglia che l'ha strappato al Corinthians per 11 milioni di euro. L'esperienza in Andalusia non è andata benissimo (9 presenze nell'ultima Liga), adesso cerca il rilancio alla corte di Gasperini. Probabilmente, per un esterno di qualità come lui, quella giusta.
47. Jesse Joronen - Dal Copenaghen al Brescia - Titolo definitivo -
Come raccontato da Roberto De Fanti, aveva offerte da una grande d'Inghilterra e invece ha scelto l'Italia, convinto dal presidente Cellino e dal progetto delle Rondinelle. Portiere finlandese, classe '93, gigante di quasi due metri e tanta esperienza a livello europeo. In Inghilterra, a dirla tutta, è cresciuto, precisamente nelle giovanili del Fulham. L'affermazione l'ha trovata in Danimarca: con l'Horsens è diventato titolare, col Copenaghen ha vinto il titolo e conquistato la porta della nazionale.
46. Hernani - Dallo Zenit San Pietroburgo al Parma - Prestito -
In queste prime giornate ne abbiamo apprezzato la tecnica, meno la velocità che effettivamente non è una delle sue armi migliori. Centrocampista brasiliano, 25 anni, 188 centimetri d'altezza, arriva nel Vecchio Continente allo Zenit, poi va al Saint-Etienne e fa rientro alla squadra di San Pietroburgo. Al fisico si abbina una buona qualità palla al piede: D'Aversa dovrà conciliarlo con Brugman, perché entrambi danno il meglio da centrali davanti alla difesa. Con lo Zenit l'anno scorso ha giocato anche in Europa League, pur non essendo riuscito a imporsi come titolare fisso.
"Mi ricorda Allan". Non lo ha detto una persona qualsiasi, ma Pierpaolo Marino, responsabile dell'area tecnica dell'Udinese, nel presentare il centrocampista brasiliano. Classe '95, cresciuto nel Gremio, arriva in Europa nel 2016: prima Amburgo, poi Hannover. Più "fisicato" (188 centimetri d'altezza) del collega del Napoli, sa giocare con entrambi i piedi e ha nel recupero palla la sua miglior qualità. I friulani hanno investito ben 6 milioni di euro. Discreta affinità col gol: in Bundesliga ne ha segnato uno a stagione.
49. Peter Ankersen - Dal Copenaghen al Genoa - Titolo definitivo -
Laterale destro classe '90. Nelle ultime tre stagioni ha vinto altrettanti titoli danesi con la squadra della capitale, dopo aver girovagato per l'Europa (tra le sue tappe, Rosenborg e Salisburgo). Forte fisicamente, abituato in tempi recenti ad agire in una difesa a quattro, contenderà il ruolo da titolare a Ghiglione sulla fascia. 25 presenze con la Danimarca, ha esperienza anche nelle competizioni europee. Buoni in numeri in proiezione offensiva: 7 assist e 1 gol nelle 26 partite durante l'ultima Superliga danese.
48. Guilherme Arana - Dal Siviglia all'Atalanta - Prestito -
Corteggiato da diverse squadre di Serie A, ha scelto gli orobici, dove rappresenterà una preziosa alternativa a Robin Gosens sull'out sinistro. Brasiliano, classe '97, gioca a tutta fascia con una netta predilezione per la fase di spinta. È arrivato in Italia a inizio 2018, fortemente voluto dal Siviglia che l'ha strappato al Corinthians per 11 milioni di euro. L'esperienza in Andalusia non è andata benissimo (9 presenze nell'ultima Liga), adesso cerca il rilancio alla corte di Gasperini. Probabilmente, per un esterno di qualità come lui, quella giusta.
47. Jesse Joronen - Dal Copenaghen al Brescia - Titolo definitivo -
Come raccontato da Roberto De Fanti, aveva offerte da una grande d'Inghilterra e invece ha scelto l'Italia, convinto dal presidente Cellino e dal progetto delle Rondinelle. Portiere finlandese, classe '93, gigante di quasi due metri e tanta esperienza a livello europeo. In Inghilterra, a dirla tutta, è cresciuto, precisamente nelle giovanili del Fulham. L'affermazione l'ha trovata in Danimarca: con l'Horsens è diventato titolare, col Copenaghen ha vinto il titolo e conquistato la porta della nazionale.
46. Hernani - Dallo Zenit San Pietroburgo al Parma - Prestito -
In queste prime giornate ne abbiamo apprezzato la tecnica, meno la velocità che effettivamente non è una delle sue armi migliori. Centrocampista brasiliano, 25 anni, 188 centimetri d'altezza, arriva nel Vecchio Continente allo Zenit, poi va al Saint-Etienne e fa rientro alla squadra di San Pietroburgo. Al fisico si abbina una buona qualità palla al piede: D'Aversa dovrà conciliarlo con Brugman, perché entrambi danno il meglio da centrali davanti alla difesa. Con lo Zenit l'anno scorso ha giocato anche in Europa League, pur non essendo riuscito a imporsi come titolare fisso.
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