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Formiga e Marta leggendarie. Il Brasile femminile è già nella storia dei Giochi Olimpici
Il Brasile femminile è entrato nella storia dei Giochi Olimpici dopo appena una partita del torneo di calcio. Il merito è di due vere e proprie leggende dello sport come Formiga e Marta. La prima, classe ‘78, scendendo in campo contro la Cina è diventata la prima atleta di uno sport di squadra, sia al maschile sia al femminile, nella storia a partecipare a sette Olimpiadi. La brasiliana infatti aveva esordito ad Atlanta 1996 e da allora ha giocato tutte le edizioni disputatesi in questi 25 anni. Un altro record dopo essere diventata due anni fa la più anziana calciatrice a prendere parte a una gara di Coppa del Mondo, ne ha disputata anche in questo caso sette. Solo 31 fra atleti e atlete hanno partecipato ad almeno sette edizioni dei Giochi Olimpici con Ian Millar, saltatore canadese, che vanta ben 10 edizioni. Fra le donne invece sono solo tre le atlete, tutte di sport singoli, ad aver fatto meglio di Formiga: l’italiana Josefa Idem, la canadese Lesley Thompson e la georgiana Nino Salukvadze.
La seconda, classe ‘86, invece andando a segno contro la Cina, doppietta per lei, è diventata la prima calciatrice a segnare almeno una rete in cinque edizioni consecutive della rassegna a cinque cerchi. Marta infatti ha scritto il proprio nome nei tabellini ad Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020 per un totale, provvisorio, di 12 reti. Un'impresa che la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, come una delle calciatrici più forti della storia. Tanto da scomodare un mito assoluto come il connazionale Pelè che l’ha elogiata pubblicamente nei giorni scorsi.
L'unico neo per entrambe è l'assenza di una medaglia d'oro olimpica, sono due invece gli argenti che entrambe si sono messe al collo. E chissà che dopo essere entrate nella storia del calcio e dello sport olimpico non possa arrivare anche il successo più atteso.
La seconda, classe ‘86, invece andando a segno contro la Cina, doppietta per lei, è diventata la prima calciatrice a segnare almeno una rete in cinque edizioni consecutive della rassegna a cinque cerchi. Marta infatti ha scritto il proprio nome nei tabellini ad Atene 2004, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020 per un totale, provvisorio, di 12 reti. Un'impresa che la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, come una delle calciatrici più forti della storia. Tanto da scomodare un mito assoluto come il connazionale Pelè che l’ha elogiata pubblicamente nei giorni scorsi.
L'unico neo per entrambe è l'assenza di una medaglia d'oro olimpica, sono due invece gli argenti che entrambe si sono messe al collo. E chissà che dopo essere entrate nella storia del calcio e dello sport olimpico non possa arrivare anche il successo più atteso.
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