Evani: "L’unico che non ha scalato le gerarchie sono io. Ma a Mancini non rimprovero nulla"

Alberico Evani, nel corso della sua lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo addio alla FIGC non nascondendo una certa amarezza per alcune scelte: "Bollini e Nunziata hanno fatto buoni risultati e scalato le gerarchie federali, come tradizione. Tipo Di Biagio, partito dall’U20. L’unico che non ha scalato sono io... Anche Attilio, in base al percorso, meritava l’U21".
Mancini ha ampliato i suoi poteri. Non aveva la forza di scegliersi il secondo?
"Non lo so. Ripeto: c’era volontà di cambiare, per dare nuova energia. Bollini è un ponte con i giovani che dovranno entrare in squadra. Io so che Roberto mi considerava pronto per l’Under 21, ha suggerito la mia candidatura, ma la scelta è stata di altri. Io a Roberto non rimprovero nulla, i nostri rapporti sono ottimi. E neppure alla FIGC. Ringrazio tutti per le opportunità e le soddisfazioni. Io ci ho sempre messo il massimo dell’impegno, della passione e dell’onestà. Non so cosa possano rimproverarmi".
