Francesco Camarda al Lecce: almeno questa volta la strategia del Milan è chiara

La carriera in rampa di lancio di Francesco Camarda riparte dal Lecce. Il Milan e il suo golden boy hanno accettato la corte del club salentino, l’affare andrà in porto sulla base di un prestito con diritto di riscatto e controriscatto. La formula del momento, che fa felici un po’ tutti e consente ai rossoneri di tenere sotto controllo il futuro del proprio giocatore. E ci mancherebbe altro.
Questa volta la strategia è chiara. A differenza dell’ultima stagione. Camarda, 17 anni compiuti a marzo, è ancora giovanissimo e quindi tutto fa scuola. Il 2024/2025, al di là dell’inevitabile crescita che comunque sarebbe arrivata, è stato un anno surreale per il classe 2008. Ha giocato 18 partite nel campionato di Serie C e 10 in quello di Serie A: sballottolato fra la prima squadra e il Milan Futuro, è finito per ritrovarsi - senza alcuna colpa, chiariamoci - a non essere né da una parte né dall’altra. In C ha segnato (7 gol considerando anche la Coppa Italia di categoria), in Champions si è tolto lo sfizio di essere il più giovane italiano di sempre. Ma, se doveva essere la stagione dell’esplosione, si è rivelata invece interlocutoria.
Comfort zone o no? Se da un lato la scelta di andare in Salento non è una mossa di coraggio del Milan e di Allegri - si poteva anche rischiare e lanciarlo in prima squadra -, dall’altro è il più classico dei trattamenti riservati ai giovani: in provincia, a farsi le ossa. Resta il dubbio che all’estero sarebbe successa la stessa cosa (il Barça, per esempio, non ha mai pensato di mandare in prestito Lamine Yamal), ma è pur sempre meglio della confusione dell’ultimo anno. A patto che giochi: il Lecce può aver dato tutte le garanzie del caso, e sono state un tema di trattativa, ma poi tutto dipenderà dal campo e dalle sue esigenze.
