Il solito bellissimo Arsenal che non vince? Questa è la sesta stagione di Arteta

Belli... ma perdenti. Perché nel percorso di crescita dell'Arsenal, anno dopo anno, arriva quel classico mattoncino in più che, però, non vale abbastanza per riuscire a vincere qualcosa di importante. Un anno fa sembrava quasi fatta per la Premier League, salvo poi abdicare, in maniera anche rovinosa nell'ultima parte di stagione, in favore del Manchester City di Guardiola. In questa stagione non c'è stata praticamente mai corsa per il campionato, perché il Liverpool è sempre stato davanti senza particolari patemi.
Così ora tutte le fiches sono puntate sulla Champions League. Ieri Donnarumma è diventato santo, ma la sconfitta casalinga all'Emirates assomiglia a una pietanza difficile da digerire. Servirà un'impresa la prossima settimana, al Parco dei Principi, per continua a cullare sogni sempre più vividi nel corso delle passate settimane. Perché prima dell'andata quasi tutti credevano come l'Arsenal fosse la principale candidata alla vittoria finale, al netto di un Barcellona quasi imbattibile, di un PSG fresco e vivace, di un'Inter solida.
Poi bisogna intenderci: Arteta sta facendo un grande lavoro. Ma come in tutte le squadre di livello altissimo, serve vincere, prima o poi. Dopo cinque stagioni e mezzo dove ha raccolto una Coppa d'Inghilterra e due Community Shields bisognerebbe anche pensare che gli obiettivi servirebbe centrarli e non solo sfiorarli, pur con straordinaria bellezza.
