Inter, il piano di Chivu: squadra più aggressiva e cattiva per liberare Calhanoglu

Cristian Chivu ha messo da parte estetica e leggerezza: vuole un’Inter aggressiva, affamata, capace di combattere ogni pallone. Dopo la sconfitta con l’Udinese, il tecnico ha richiamato i suoi a una maggiore concretezza: "Serve più sporcizia, meno eleganza". L’obiettivo è chiaro: trasformare l’Inter in una squadra verticale, feroce nel pressing e rapida nel recupero palla.

Per Chivu, il possesso palla è sopravvalutato. Meglio puntare su intensità e transizioni rapide, come dimostrato nel successo contro la Juve di Tudor, ottenuto con meno mezzi ma più spirito. Non a caso, l’aumento dei falli (già 31 in due partite) è visto come un segnale positivo, indica una squadra che non si tira indietro, che cerca il pallone alto, accettando il rischio dell’errore dietro.

Proprio in difesa arriverà un aiuto importante: Akanji, nuovo acquisto pensato per dare equilibrio e personalità. L’ex City prenderà il posto di Bisseck, apparso troppo timido contro l’Udinese. Al centrocampo toccherà a Barella e probabilmente di nuovo a Sucic bloccare le fonti di gioco bianconere, mentre Calhanoglu sarà il regista chiamato a illuminare la manovra offensiva. Lo riporta questa mattina all'interno delle proprie colonne La Gazzetta dello Sport.