Juventus, Tudor deve curare il mal di trasferta: a Roma serve la svolta per la Champions

La Juventus ha un obiettivo chiaro: centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Ma per riuscirci, dovrà superare un ostacolo che la sta condizionando da mesi: le trasferte. Il calendario ha riservato ai bianconeri un finale di stagione anomalo, con tre gare esterne nelle ultime quattro giornate. Dopo il pareggio di Bologna, arriva ora il crocevia contro la Lazio.
Nel 2025, lontano dall’Allianz Stadium, la Juve viaggia con un ritmo da metà classifica. Allargando l’analisi anche alle coppe, la media è ancora più preoccupante: meno di un punto a partita fuori casa. Un trend negativo iniziato con Thiago Motta in panchina e proseguito con Tudor, che finora ha raccolto solo due punti in tre trasferte tra Roma, Parma e Bologna. Troppo pochi per una squadra che non può permettersi ulteriori passi falsi.
Non si tratta solo di difficoltà tattiche o fisiche: il limite è anche mentale. La Juve di Tudor, infatti, non ha mai segnato nel secondo tempo da quando il croato è subentrato. Un dato che evidenzia la mancanza di quella personalità tipica delle grandi squadre. Un limite che il tecnico dovrà correggere al più presto. La corsa Champions passa anche da qui.
