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Kossounou, pilastro difensivo di un'Atalanta che non può fare a meno di lui

Kossounou, pilastro difensivo di un'Atalanta che non può fare a meno di luiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 07:45Serie A
di Filippo Davide Di Santo

Ora più che mai l'Atalanta deve appoggiarsi a tutte le sue certezze, e seppur la Dea sia una squadra che ha bisogno ancora di scoprirsi tra Serie A e Champions League, ha dei punti fermi nerazzurri irrinunciabili: su tutti Odilon Kossounou, pilastro di una difesa che può crescere con la sua presenza.

Infortuni a parte, l'anno scorso l'ex Leverkusen ha stupito tutti in casa Atalanta: un difensore completo tra dinamismo e rapidità in fase di costruzione e ovviamente una solidità che gli permette di essere perfetto nei recuperi palla, il tutto con una fisicità importante. Non a caso le 11 vittorie consecutive che hanno portato l'Atalanta a lottare per lo Scudetto hanno visto il numero 3 protagonista: 0,94 goal subiti a partita (16) e la mano su oltre 36 punti conquistati nel girone d'andata. Come ciliegina sulla torta anche la capacità di compensare diverse assenze.

Il riscatto da parte dell'Atalanta per 20 milioni di euro (25 considerando il prestito oneroso) è stata la prima pietra su cui la Dea aveva bisogno di appoggiarsi per costruire una rosa competitiva: investimento tanto mirato quanto sicuro considerando le potenzialità del ragazzo. Poco utilizzato nelle prime due giornate con la retroguardia che faceva fatica visto anche il recupero graduale di Giorgio Scalvini. Poi il ritorno a pieno regime con il Lecce per dare una mano in entrambe le fasi, e nonostante il crollo orobico a Parigi contro i Campioni d'Europa del PSG, Kossounou è stato l'unico (insieme a Carnesecchi) ad uscire senza la bocciatura. C'è ancora molto da migliorare così come la Dea ha bisogno di trovare la sua "Pietra Filosofale", ma l'Atalanta ad oggi non può fare a meno di Kossounou: un braccetto che con continuità porterà ai nerazzurri tantissime soddisfazioni.

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