Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

L’errore di Miretti e l’assenza di Vlahovic: ora la Champions per la Juve si fa durissima

L’errore di Miretti e l’assenza di Vlahovic: ora la Champions per la Juve si fa durissimaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 15 settembre 2022, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

Un’altra serata no, l’ennesima di questo inizio di stagione da dimenticare in casa Juventus. La squadra di Allegri esce sconfitta dall’Allianz Stadium per due reti a uno vedendosi rimontato l’iniziale vantaggio targato Milik dalle reti di Joao Mario e David Neres. Per la prima volta nella sua storia, dato raccolto da Opta, la Vecchia Signora ha perso le prime due partite dei giorni di Champions League complicando in maniera allarmante il proprio prosieguo nella massima competizione europea.

Per Miretti arriva la prima vera gara no: l’errore sul rigore rimette in pista il Benfica.
Eppure la gara era cominciata in maniera ottimale: approccio propositivo dei bianconeri, rettangolo verde occupato perfettamente, giropalla rapido e produttivo. Il vantaggio, ancora su un piazzato, nato dalla punizione dalla trequarti di Paredes a trovare l’incornata di Milik. Poi però la luce lentamente che si spegne, la crescita del Benfica, il palo di Rafa Silva e il calcio di rigore nel finale di tempo che riapre tutto. Un errore, grosso, di Fabio Miretti che in una spinta di generosità non si accorge dell’avversario pronto a scippargli il possesso della sfera per poi atterrarlo ingenuamente. Perfetto Joao Mario dal dischetto, non il ragazzo classe 2003 che nella sua seconda notte di Champions incappa nel primo vero inciampo tra i più grandi faticando enormemente e alimentando, con quel fallo, la fiammella lusitana che stava cominciando a crescere. Il ragazzo si farà, gli step di crescita passano anche da notti come queste.

La Juve non sa come servire Vlahovic: abbandonato a se stesso quasi inutile.
Tre anni più grande Dusan Vlahovic, che di notti di Champions League alla fine ne ha vissute solamente due in più di Fabio Miretti. No, non si può parlare di crisi quando un attaccante va a segno quattro volte in sette uscite. E neanche di involuzione, perché quando il pallone è arrivato ieri in area di rigore, alla fine, Vlahovic il pallone l’ha spinto in fondo al sacco come al suo solito (rete annullata per fuorigioco di De Sciglio). Ma la certezza è che il ragazzo sia insofferente perché poco coinvolto da una squadra che non sa come far splendere il proprio diamante più prezioso. La sua partita contro il Benfica si chiude con zero tiri in porta ed è un segnale di quanto alla Juventus funzioni ben poco. Così, abbandonato a se stesso, diventa quasi inutile. Urge correre ai ripari: per mettere in condizioni di trascinare la squadra Vlahovic e sperare in una difficilissima rincorsa agli ottavi di finale di Champions League.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile