Le pagelle dell'Hellas Verona - Difesa di ferro, Djuric lotta. Ngonge è l'uomo salvezza?

Risultato finale: Lecce-Hellas Verona 0-1
Montipò 7 - Non subisce moltissimi tiri verso lo specchio della porta, ma è sempre presente, una certezza per la difesa gialloblù. Compie mezzo miracolo su Banda, ma l’attaccante del Lecce si era mosso coi tempi sbagliati. A due minuti dal termine si ripete, sempre su Banda.
Magnani 6,5 - La sbavatura su Banda viene cancellata dal fuorigioco, ma per il resto della partita gioca con attenzione e non fa passare nessuno.
Hien 7 - È una gara complicata, la bussola però rimane dritta. Salva quello che può, alza un muro gialloblù che vale tre punti. Forse qualcosina di più.
Dawidowicz 7 - In un paio di occasioni si fa vedere anche davanti, è tra i migliori del reparto difensivo. Sbaglia poco e nulla.
Faraoni 6 - Affonda a fasi alterne, in una partita sporca e tesa serve pure la sua esperienza. Scelte giuste, scolastico ma efficace. Dal 71’ Depaoli 6 - Fa rifiatare il compagno di reparto, limita come può Banda.
Abildgaard 6 - Geometrie e gestioni, tocca parecchi palloni. Nella ripresa prova a scardinare la difesa gialloblù con un'offensiva personale.
Tameze 6,5 - Dà una palla pericolosa a Montipò, ma poi si fa perdonare con un paio di letture in fase difensiva.
Lazovic 6 - Esce stanco, di sicuro butta in campo l'anima. A volte sbaglia qualcosa, ma in una gara simile serve la sostanza, non la forma. Dall’89’ Terracciano s.v.
Verdi 5,5 - Si sbatte, svaria su tutto il fronte, prova ad accendersi, il Lecce lo ingabbia. Buon atteggiamento, ma non graffia. Dal 65’ Ngonge 7,5 - Ci mette sei minuti per accendersi e sfoderare il mancino che vale la partita. Sarà lui l'uomo salvezza dell'Hellas?
Duda 6 - Gara di sacrificio, fa densità in mezzo al campo, si muove tra le linee e non dà punti di riferimento. Dal 71’ Sulemana 6 - Si accoda ai compagni, è la gara del sacrificio e del gruppo.
Djuric 6,5 - La zuccata piantata sulla traversa spaventa il Lecce, ci riprova dopo qualche minuto ma Falcone chiude la porta. Fa a sportellate con chiunque, anche con se stesso.
Marco Zaffaroni 7 - Ha cambiato una squadra che ad inizio anno sembrava condannata. È l'alchimista, ha trovato la soluzione a un problema per niente facile. E può compiere un mezzo miracolo.
