Napoli, un terzino o un'ala: l'addio di Raspadori può cambiare (di nuovo) le strategie

Sarà un weekend di riflessioni in casa Napoli. Non solo per il primo test del ritiro di Castel di Sangro, in programma domani, e che potrà dare indicazioni su tanti giocatori alternativi che ad oggi sono in bilico. Dopo sei acquisti messi in fila in un poco più di un mese, senza mai prendere fiato, in realtà ora il club partenopeo è concentrato a sbloccare diversi affari in uscita (Simeone, Cajuste e Cheddira su tutti) e soprattutto a riordinare le idee con Conte - a livello tattico - sulla definizione della rosa e dei doppi ruoli. I tasselli virtualmente da aggiungere restano un esterno alto, un laterale destro e - probabilmente a fine mercato - un under come sesto centocampista a completare il reparto. L’idea degli ultimi giorni però è diventata un’altra: a sinistra non più un esterno offensivo puro, ma un laterale di grande qualità individuato in Gutierrez del Girona e subito bozza d’intesa intorno ai 18mln di euro più bonus per l’ex Real Madrid (che ha il 50% della vendita) che però sta recuperando da un infortunio e rientrerà tra tre settimane. Al momento di definire, però, tutto è stato congelato.
Nuovo cambio di strategia?
Niente fretta, considerando anche l’indisponibilità di Gutierrez, ma da quello che filtra la decisione su come proseguire in questa seconda fase del mercato non sarebbe ancora definitiva. Molto dipenderà anche dalle occasioni che continuano a bussare e sullo sfondo restano i nomi di Chiesa, Sterling e Greliash, in uscita da Liverpool, Chelsea e City con stipendi in ordine crescente. Da non sottovalutare anche la situazione Raspadori, sempre monitorato dall’Atletico Madrid come alternativa a Lookman (che però non si sblocca all’Inter): in caso di partenza dell’italiano allora il Napoli avrebbe risorse e posto in lista per muoversi sia per Gutierrez che per un attaccante esterno. Una fase d'attesa, ma anche di serenità considerando che il Napoli da tempo ha già definito gran parte del proprio mercato, mettendo i volti nuovi a disposizione di Conte già nel primo ritiro che s'è svolto a Dimaro.
