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Pioli: "Mai preoccupato di ciò che si diceva di me, il Milan mi ha migliorato. E sono giovane"

Pioli: "Mai preoccupato di ciò che si diceva di me, il Milan mi ha migliorato. E sono giovane"TUTTO mercato WEB
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venerdì 5 agosto 2022, 11:00Serie A
di Pierpaolo Matrone

Step by step, fino alla vetta della Serie A e alla conquista dello Scudetto. La crescita del Milan è stata la crescita di Stefano Pioli. "Non mi sono mai preoccupato di quello che si diceva di me, le esperienze mi hanno portato a questo livello", racconta a La Gazzetta dello Sport: "Il Milan mi ha fatto crescere e posso farlo ancora, mi sento giovane, con tanta voglia di mettermi alla prova. E poi i miei giocatori sono delle spugne. Io uso un metodo che definisco di condivisione, metto a disposizione della squadra le idee e cerco di capire con loro se funzionano o meno. Così abbiamo trovato motivazioni ed equilibrio. Mi è piaciuto leggere sulla Gazzetta che, vedendo giocare il Milan, sembra che i giocatori si divertano. È così".

E' questo, dunque, il punto di forza della squadra. Non di certo il solo: "Abbiamo tanti giocatori di livello - prosegue -. Giroud è un giocatore completo, Rebic è bravissimo nel dare profondità, Origi sa fare tutto. Divock è molto attento, mi piace e ci darà soddisfazioni. In mezzo non conta tanto la fisicità in termini di centimetri ma gamba e intelligenza e noi l’abbiamo in Tonali, Pobega, Krunic che spesso viene ingiustamente sottovalutato e invece ha capacità tattiche incredibili. Ovviamente Bennacer: può diventare un giocatore di altissimo livello. E Maignan sposta: non solo nella parata ma con la sua sola presenza. E’ stato il miglior portiere del campionato, anche se a me piace molto pure Szczesny".

Ad un certo punto dell'estate, qualcuno ha cominciato a temere una separazione con gli altri uomini-chiave dello Scudetto, Paolo Maldini e Frederic Massara. Ma non l'allenatore emiliano: "Io mai temuto. Mai. Li sentivo tutti i giorni. Il passaggio di proprietà e altre dinamiche di cui non sono a conoscenza hanno portato a tempi più lunghi, ma non ho mai pensato che potesse finire diversamente. Cardinale? Non l'ho sentito, l’ho solo incontrato il giorno prima del closing. Ma anche con i vertici di Elliott funzionava allo stesso modo, i miei riferimenti sono Paolo, Ricky e Gazidis".

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