Più rimpianti che errori. Il Napoli torna a casa con segnali comunque incoraggianti

Il Napoli bagna il suo debutto Champions con una sconfitta. All'Ethiad Stadium vince il Manchester City 2-0 e l'uomo copertina è come da previsioni Erling Haaland, ovvero colui che ha propiziato l'espulsione di Di Lorenzo dopo una ventina di minuti e che ha segnato la rete che ha battuto Milinkovic-Savic aprendo il tabellino.
Una sconfitta che, al netto di tassi tecnici e abitudini alla competizione diverse, concede comunque ad Antonio Conte indicazioni positive. Il tutto partendo da un presupposto: giocare in dieci per 75 minuti contro una squadra dalla qualità tecnica del Manchester City e pensare di sfangarla è impresa ai limiti dell'impossibile.
Nei primi 20 minuti, in parità numerica, il Napoli era comunque riuscito a reggere l'impatto emotivo di Ethiad e a giocare ad armi pari col City, provando a proporre quelle trame di gioco che hanno rapito gli occhi nelle prime uscite in Serie A. E pure dopo l'espulsione del capitano le armi dell'abnegazione e dello spirito di gruppo avevano spinto il gruppo a gettare il cuore oltre l'ostacolo restando in partita fino al 65', quando Doku ha spento definitivamente le speranze. Nelle annotazioni positive anche la prova dei due centrali di difesa, di Spinazzola e soprattutto di Politano, anima della squadra ancor più dopo la mesta uscita di scena di Di Lorenzo.
