Portieri sotto esame: Di Gregorio dopo Sommer. Ma quest'anno tra le big la lista è lunga

Cambio della guardia? Chissà se nelle ore successive a Juventus-Borussia Dortmund 4-4 Igor Tudor ha iniziato a valutare anche questa possibilità. Di certo Michele Di Gregorio, dopo le sbavature viste nel derby d'Italia, anche ieri sera per la prima in Champions League non è stato impeccabile. A inizio ripresa dopo lo 0-1 fa una gran parata su Guirassy, ma poi sul gol di Yan Couto si lascia sorprendere sul suo palo. Una rete evitabile, proprio come evitabile sabato era uno dei due gol firmati Hakan Calhanoglu.
La Juventus in questo periodo prende decisamente troppi gol con conclusioni dalla distanza e questo non è un problema che può risolvere Di Gregorio, evidentemente. Ma ciò che oggi viene imputato all'ex numero uno del Monza è la sua scarsa reattività. C'è chi tra i tifosi bianconeri in queste ore rimpiange la mancata trattativa per Gigio Donnarumma, chi chiede Mattia Perin titolare dalla prossima.

Di Gregorio però non è oggi l'unico portiere sotto accusa tra le big di Serie A oggi. Ieri in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro l'Ajax, Cristian Chivu ha dovuto difendere Yann Sommer. Un altro protagonista in negativo dell'ultimo derby d'Italia. "Non è giusto mettere Sommer in piazza e tirargli i sassi", ha detto il tecnico nerazzurro che poi l'ha confermato nella formazione titolare per la sfida di Amsterdam di questa sera. Ma l'impressione è che presto o tardi ci sarà l'avvicendamento tra i pali nerazzurri a favore di Josep Martinez.

E poi gli altri: a Napoli Antonio Conte ha affiancato ad Alex Meret l'ex Torino Vanja Milinkovic-Savic (ai tempi di Ospina non andò benissimo).. Del Milan Mike Maignan nonostante un contratto in scadenza è diventato anche il capitano, ma il portiere francese continua a vivere stagioni travagliate, ricche di infortuni (l'ultimo domenica scorsa). La Lazio per ora schiera Provedel, ma alle sue spalle c'è un Mandas che scalpita. Che già nella scorsa stagione gli ha tolto il posto.
Al momento stando così le cose le uniche big che possono dormire sonni tranquilli per la situazione tra i pali sono Roma, Atalanta e Fiorentina: poche, decisamente poche per un ruolo che ha sempre vissuto di certezze.