Sabatini: "Inzaghi non una mia scelta, ma non sono così cane da condannarlo a prescindere"

"È combattivo e fa molto movimento in panchina". Walter Sabatini, nuovo direttore generale della Salernitana, parla così di Filippo Inzaghi, allenatore dei campani: "Gli faccio i miei migliori auguri. Ci parlerò, già il 26 - ha spiegato Sabatini in conferenza stampa - sarò qui, parlerò con l'allenatore e cercherò di capire mezzi e motivazioni che ci metterà a disposizione per arrivare all'obiettivo. Non è una mia scelta, questo un po' mi condiziona. Se ci sarà da combattere una battaglia preferirei combatterla con qualcuno che scelgo io ma questa non è una condanna per Inzaghi.
Non sono così cane da condannare una persona a prescindere. Ma sono costretto a dirlo. In qualche misura sono leggermente condizionato, ma non al punto di volerlo fuori. Mi auguro che mi obblighi a tenerlo, dipenderà solo dai risultati. Colgo l'occasione per puntualizzare una cosa su Colantuono. Il punto della salvezza fatto a Genova è stato fondamentale, per l'equilibrio di quel campionato fu il risultato che ci permise di restare in serie A. Chissà che non possa essere lo stesso anche per l'attuale guida tecnica. Ma non scrivete di Inzaghi esonerato, mi raccomando. È monitorato. Ha bisogno anche di un po' di fortuna".
Il rendimento di Inzaghi. Arrivato a Salerno a inizio ottobre dopo la separazione con Paulo Sousa, SuperPippo ha guidato i campani in dieci partite tra campionato e Coppa Italia, raccogliendo 6 punti frutto del successo sulla Lazio e dei pareggi con Cagliari, Sassuolo e Milan.
