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Carpi, Bonacini spara a zero sulla Lega Pro: "Non è seria e non conta niente"TUTTO mercato WEB
Bonacini
© foto di Federico De Luca
martedì 2 giugno 2020, 21:11Flash news
di Marco Lombardi
per Tuttob.com

Carpi, Bonacini spara a zero sulla Lega Pro: "Non è seria e non conta niente"

Intervenuto a 'C Siamo', in onda su Rai Sport, Stefano Bonacini, amministratore delegato del Carpi, ha lanciato strali all'indirizzo della Lega Pro: "(...) Perché in Serie A non è stato assegnato lo scudetto alla Juventus e la B non ha promosso il Benevento, facendo giocare i playoff a tutte le altre? Perché sono due leghe serie. Noi, invece, non siamo una Lega seria. Decidono loro chi far andare su, decidono loro chi far retrocedere, decidono loro di non ascoltare nemmeno i problemi che possono avere le società nel disputare i play. Vi parlo di problematiche non solo economiche. Io mi posso permettere economicamente di giocare i playoff ma non riesco a trovare un dottore. Il mio si dimetterà perché non vuole certificare quello che bisogna certificare per giocare. È una questione oggettiva, non economica. E mentre io ho questo problema tu fai già le date. Inoltre quando verrai a controllarmi vorrai che io sia a posto con tutto, perché se metto le ruote della macchina sulle strisce mi multi. Ma poi decidi di far quello che ti pare.

Mi sta bene tutto, tanto la Lega Pro non conta niente, l’ho sempre detto. Negli ultimi 5 anni sono stato in A e B e lì, anche se ognuno tira in parte l’acqua al suo mulino, c’è una condivisione tra persone che possono capire anche le difficoltà delle altre società. Qui invece non gliene frega niente di nessuno. Devi solo pagare, poi se non trovi un dottore sei solo uno sfigato. Non è una Lega che accomuna 60 presidenti. E non ne faccio una questione personale: in assemblea io volevo giocare, sono stato l’unico a dire che bisognava giocare se ci fossero state le condizioni per farlo. Quando mi hanno fatto notare che bisognava fermarsi perché l’avevano detto 56 società su 60, ho avanzato la mia candidatura per il merito sportivo, ma solo in quel momento...".