
QS: "Pisa, senti Lorenzini: 'Devi affinare il reparto offensivo'"
"Pazienza, gioco e fatica: 'Affinare l’area offensiva'", titola il Quotidiano Sportivo.
Giacomo Lorenzini, ex calciatore nerazzurro e opinionista, analizza la squadra: "Barbieri ha uno spirito e un atteggiamento positivo, Nicolas altra certezza".
Come valuta il progetto di quest’anno?
"Secondo me questo è un anno in cui la società sta costruendo un’impostazione di gioco diversa rispetto al passato. C’è stato un cambio nel modo di intendere il gioco. Viene sviluppato bene e si vede che c’è tanto lavoro dietro, ma ciò che c’è da affinare (tempo e condizione permettendo) è il reparto offensivo. Che siano trequartisti o la punta, c’è ancora una quadra da trovare e il lavoro che sta facendo il nuovo allenatore Aquilani è in continuo mutamento".
Sembra un Pisa in crescendo nelle ultime gare, non trova?
"In queste ultime partite ho visto miglioramenti, ma anche soluzioni diverse, come quella di schierarsi a 5 dietro. Tra l’altro non ha cozzato col progetto tecnico, ma anzi questo tipo di schieramento ha dato modo di ritrovare una certa tranquillità al gruppo, perché l’identità di gioco è rimasta la stessa e la squadra non si è snaturata"
C’è qualche giocatore che l’ha stupita in positivo?
"Il campionato è appena iniziato, ma qualche individualità sta spiccando. Barbieri ha uno spirito e un atteggiamento positivo. Mi piace la sua personalità abbinata alla sua giovane età. Un’altra certezza è Nicolas e secondo me se ne parla troppo poco, è un portiere che porta sempre punti pesanti a fine stagione".
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Knaster ha chiesto ancora un po’ di pazienza, la squadra ha nelle corde la Serie A?
"Il Pisa è una realtà ormai consolidata, con una società eccezionale alle spalle che non ha avuto mai negli anni precedenti. Vincere è sempre difficile, come trovare la chiave giusta di lettura. Ci sono tifosi esigenti e vorrebbero la Serie A, come giustamente ci si attenderebbe in una piazza come questa, ma in questi anni si sono fatti ottimi campionati ed è un progetto che va sostenuto. Anche secondo me ci vuole ancora un po’ di pazienza".







