
Il 'Papu' Gomez: "Padova è una bella sfida, voglio la Serie A. Avevo anche offerte dall'estero"
“Non ho pressione sento piuttosto la responsabilità della maglia e di rappresentare i padovani. So che mondialmente sto rappresentando questa città ma ciò mi porta grande gioia così come giocare questa maglia, spero di farlo per anni”. Alejandro Gomez, noto anche come Papu, si è presentato oggi in conferenza stampa come nuovo calciatore del Padova tornando anche sulla squalifica di due anni: “I primi mesi sono stati i più duri, non sapevo cosa fare, non sapevo se continuare a giocare. Guardavo alla squalifica e due anni sono molto lunghi, non sapevo cosa fare, ma piano piano ho trasformato la rabbia in voglia di tornare a giocare, - prosegue l’argentino come si legge sul sito dei biancoscudati - ho pensato al momento del ritorno in campo e di potermi ritirare in campo quando io avrei voluto, allenandomi ogni giorno e restando in forma sono riuscito a superare le difficoltà”.
Gomez poi si sofferma sulla scelta di vestire la maglia dei veneti: “Il primo a convincermi come tu hai detto è stato il Direttore Mirabelli, ho avuto offerte dall’estero, dall’Argentina e Emirati Arabi ma voglio ancora giocare a questi livelli. In Italia poi mi trovo molto bene e non volevo spostarmi da qui, la mia famiglia si trova molto bene. Il Padova per me è una bella sfida, vorrei riportare la squadra in Serie A dopo tanti anni, non so se quest’anno o quando, ma il mio obiettivo è questo”.
Spazio poi alle sue condizioni fisiche dopo questo lungo stop dove si è comunque allenato: “Mi sento bene, allenarsi da solo non è uguale che farlo in squadra ma mi sono impegnato tanto per rendere gli allenamenti in singolo più divertenti e migliori possibile. È difficile allenarsi senza poter giocare, ti alleni ma fatichi a inserirti nel gruppo squadra al 100%, so che ci metterò molto poco a tornare al 100% perché fisicamente sto bene. - prosegue Gomez - Vengo da due anni di preparazione ma questi piccoli problemi possono capitare, insieme allo staff valuteremo e capiremo cosa fare”.
Gomez poi si sofferma sul fatto che in panchina ci sia quel Andreoletti che è più giovane di lui: “Non mi era mai capitato di essere più vecchio del mister ma non è un problema, vogliamo entrambi il bene della squadra, lui è un allenatore promettente e lo sta dimostrando. Io devo continuare a imparare da lui, si impara sempre. Mi piacciono molto i suoi allenamenti e come lavora lo staff in generale, insieme possiamo fare molto bene”.
“È stato un percorso pieno di insegnamenti, ho imparato molto, ho saputo prendere le cose negative e cercare di trasformarle in positive. - continua ancora il Papu parlando del periodo sotto squalifica - Mi sono sentito solo in alcune circostanze nonostante ci fosse la famiglia, molte persone sono sparite, quando sei campione ci sono tutti, nei momenti difficili non è sempre così. Ora cerco di vedere di più il lato positivo delle cose. Ho imparato anche a vivere il presente, un calciatore non deve vivere di passato o di futuro ma godersi il presente cercando di fare il massimo”.
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