Mantova, due mesi senza trasferte per i tifosi. Piccoli: "Decisione esagerata. Spero sia rivista"
Divieto di trasferta, per i prossimi due mesi, per i tifosi del Mantova: questa, la decisione del Ministero a seguito degli scontri con i supporters del Padova, avvenuti lo scorso 8 novembre alla fine della gara giocata allo stadio 'Martelli-Pata Stadium' (e vinta per altro dai lombardi), e che costano caro ai virgiliani. Che in virtù del provvedimento salteranno le trasferte di Venezia, Cesena e Carrara.
Sulla decisione, con la nota ufficiale che di seguito riportiamo integralmente, è intervenuto anche il presidente biancorosso Filippo Piccoli:
“Concordo col senatore Paganella sul fatto che la decisione sia da considerarsi esagerata nelle proporzioni ed, aggiungo, non solo per la nostra Tifoseria, ma anche per nostra Società che subisce la misura sia in termini sportivi che economici.
La violenza negli stadi va condannata senza se e senza ma; è altrettanto vero che “punire tutti per colpa di alcuni” non collima col senso di giustizia. In questo modo si mortificano i tantissimi tifosi che ogni domenica si recano in trasferta accompagnati dalle rispettive famiglie, con l’unico intento di incitare la propria squadra del cuore.
Per questo motivo mi unisco all’appello rivolto al Ministro Piantedosi ed al Prefetto di Mantova, dottor Bolognesi, affinché la decisione possa essere rivista, attingendo al buon senso ed in uno spirito di reciproca collaborazione, nel massimo rispetto delle autorità preposte alla sicurezza ed alla vigilanza, negli stadi come altrove, ringraziando loro per il lavoro che svolgono quotidianamente tra mille difficoltà”.
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