Reggiana, Salerno: "Il VAR condiziona le partite. Trasferte vietate? Sbagliato punire una città intera"
Dopo il successo sul campo del Mantova, Carmelo Salerno, presidente della Reggiana, ha preso la parola. Ecco quango evidenziato da TuttoReggiana:
"Volevo parlare la settimana scorsa ma non l’ho fatto. Ci tengo a dire che noi condanniamo qualsiasi forma di violenza e siamo persone con determinati principi. Detto questo, credo che l’Osservatorio abbia preso un indirizzo sbagliato. Le trasferte hanno un triplice valore: economico, sportivo e sociale. Dal punto di vista economico, se per esempio a Carrara ci sono 800 tifosi che vanno a mangiare sul lungomare e poi vanno alla partita, chi vieta queste trasferte reca un danno economico alla città di Carrara. A livello sportivo, dico che nel primo tempo di oggi e nella partita di Carrara mi sono tornati gli incubi del Covid perché il calcio è una festa e la gente aspetta la domenica per festeggiare. Infine dal punto di vista sociale, ci sono bambini che aspettano il sabato per stare con i propri genitori e viversi la partita con loro. I tifosi quando sono in trasferta fanno aggregazione sociale perché stanno tutti insieme: la trasferta è diversa dalla partita in casa. Non voglio fare il moralista, ma io in settimana sono uno che sta fuori casa da mattina a sera e praticamente mio figlio non lo vedo mai. Mio figlio aspetta il sabato e più la trasferta è lunga, più lui è contento perché stiamo più ore insieme a parlare in macchina durante il viaggio. Per questo credo che le trasferte abbiano un grande valore sociale. Chi fa questi divieti, sta sbagliando e non sa cosa vuol dire andare in trasferta tutti insieme. Non si può vietare a una città intera di andare in trasferta solo perché una quindicina di ragazzi si sono picchiati. È giusto condannarli con il Daspo per questi atti di violenza, ma non è giusto punire un’intera provincia costretta a stare a casa".
Com’è vincere un altro importante derby?
"I derby ormai li vinco tutti e per me non è una novità… Ero sicuro che anche oggi avremmo vinto. Abbiamo giocato una grande partita, vinta sia tatticamente che tecnicamente. Dopo la sconfitta in casa col Frosinone eravamo tutti un po’ dispiaciuti ma ho fatto comunque i complimenti al mister perché abbiamo fatto sembrare il Frosinone una squadretta perché in effetti non ci hanno mai messo in seria difficoltà. Quindi come mi sono congratulato la settimana scorsa con Dionigi, gli faccio i complimenti anche oggi perché ha preparato una partita tatticamente impeccabile. Il Mantova è una delle squadre che gioca meglio in Serie B, eppure li abbiamo bloccati e abbiamo rischiato di finire sul 2-0 per noi già nel primo tempo. Faccio quindi i complimenti al mister che prepara sempre bene ogni partita come a tutta la squadra che sta facendo un campionato strepitoso».
Come valuta certe decisioni dell’arbitro condizionate dal VAR?
"Non voglio lamentarmi, ma vorrei dare un contributo al sistema come già detto da Beppe Marotta tempo fa. Il VAR non può condizionare le partite e l’operato dell’arbitro. Io sono consigliere di Lega, non ho mai parlato male degli arbitri né ci siamo lamentati sui giornali del loro lavoro. Non mi lamento nemmeno oggi, anzi a fine partita ho fatto i complimenti al direttore di gara. Tuttavia credo che l’arbitro sia stato condizionato dal VAR per tutta la partita: deve intervenire per correggere dei gravi errori. Per esempio, il gol di Gondo non era da annullare ma sinceramente non voglio parlare di questo episodio specifico né di quello che ci è capitato ad Avellino. Dico solo che il VAR condiziona le partite e l’operato dell’arbitro e in effetti il gol annullato ha influito sul direttore di gara. Come tanti altri presidenti, io faccio appello per il modo in cui viene usato il VAR, che deve essere usato per motivi seri in cui l’arbitro non riesce ad intervenire. Condizionare le partite vuol dire anche condizionare il percorso delle squadre di calcio. Sono il primo a dire che gli arbitri possono sbagliare ma non capisco chi sbaglia dal VAR, tenendo conto che sono persone che rivedono tante volte la stessa immagine. Lo dico proprio perché vorrei dare un contributo al sistema calcio e non si può rovinare questo sport con la tecnologia, che invece dovrebbe essere solo di supporto".
Forse qualche arbitro pecca un po’ di personalità?
"In casi del genere agli arbitri viene tolta la personalità. Se un arbitro non ha una forte personalità, è influenzato da quello che gli viene detto dal VAR e se viene corretto, gestirà la partita sentendosi condizionato. Perciò do ragione a quello che dice Marotta come a tutti quelli che dicono che il VAR non può rovinare le partite. Ieri in Verona-Atalanta ho visto un episodio simile a quello di oggi e se avessero dato rigore all’Atalanta si sarebbe ribaltata la gara. Se condizioni la partita, puoi condizionare un intero campionato e non è più calcio. Bisogna lasciare che gli arbitri sbaglino e per questo dico che oggi il direttore di gara ha fatto bene a espellere Charlys: è andato a controllare al monitor e ha preso la sua giusta decisione. Bisogna quindi fare qualcosa perché non si può andare avanti così".
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