
Pisa, Moscardelli: "La distanza dalla famiglia pesa, l'anno prossimo vedremo se rimarrò"
Davanti alle telecamere dell'emittente tv pisana 50 Canale, come riferisce tuttopisa.com, è intervenuto l'ex attaccante del Pisa Davide Moscardelli, oggi collaboratore tecnico di mister Luca D’Angelo: “La partita col Lecce è stata diversa rispetto a quella di Pescara, volevamo fare un match con più convinzione e ci siamo riusciti. C’è tanto rammarico, abbiamo affrontato una squadra in forma che sta facendo molto bene ma gli episodi hanno condizionato molto la partita. A Pescara invece purtroppo è capitata la stessa cosa dello scorso anno, non ci sta portando bene quella trasferta. Il morale non è alle stelle ovviamente, dopo queste due sconfitte bisogna subito mettere la testa alla prossima sfida".
E sulla sua nuova veste: "Mi sto trovando molto bene, l’inizio non è stato semplice anche se vedendo le partite già dalla panchina puoi già dare una mano. Ora ho una visione diversa della partita guardandole dalla tribuna, cerco di dare qualche consiglio evidenziando aspetti che i tecnici dal campo potevano non notare, anche se è successo poche volte conoscendo loro molto bene la squadra. È una bella esperienza e vediamo di concludere l’anno, poi deciderò cosa fare, la lontananza dalla famiglia si fa sentire. Il calcio giocato? Manca veramente tanto, averlo fatto per 20 anni vuol dire. Ho pensato tante volte che un altro anno lo avrei potuto anche fare, prima o poi però dovevo chiudere. È stato il primo anno, quello in cui ho smesso, nel quale ho avuto gli infortuni più brutti della mia carriera e quindi ho preso questa decisione".
Conclude poi: "Adesso sto avendo questo nuovo ruolo per cercare la mia strada futura, un percorso che intraprendo ringraziando la società per questa opportunità. Futuro? Adesso è presto, finiamo la stagione e poi ne parlerà con la società come sempre senza alcun problema".
E sulla sua nuova veste: "Mi sto trovando molto bene, l’inizio non è stato semplice anche se vedendo le partite già dalla panchina puoi già dare una mano. Ora ho una visione diversa della partita guardandole dalla tribuna, cerco di dare qualche consiglio evidenziando aspetti che i tecnici dal campo potevano non notare, anche se è successo poche volte conoscendo loro molto bene la squadra. È una bella esperienza e vediamo di concludere l’anno, poi deciderò cosa fare, la lontananza dalla famiglia si fa sentire. Il calcio giocato? Manca veramente tanto, averlo fatto per 20 anni vuol dire. Ho pensato tante volte che un altro anno lo avrei potuto anche fare, prima o poi però dovevo chiudere. È stato il primo anno, quello in cui ho smesso, nel quale ho avuto gli infortuni più brutti della mia carriera e quindi ho preso questa decisione".
Conclude poi: "Adesso sto avendo questo nuovo ruolo per cercare la mia strada futura, un percorso che intraprendo ringraziando la società per questa opportunità. Futuro? Adesso è presto, finiamo la stagione e poi ne parlerà con la società come sempre senza alcun problema".
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