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Foschi: "Mi davano del bollito ma ho preso la B sul campo col Lecco"

ESCLUSIVA TMW - Foschi: "Mi davano del bollito ma ho preso la B sul campo col Lecco"TUTTO mercato WEB
giovedì 22 giugno 2023, 19:04Serie B
di Claudia Marrone

La Serie B è ancora in bilico, la domanda di iscrizione è stata consegnata incompleta per il problema relativo allo stadio (e al ritardo della documentazione da parte del Prefetto di Padova, che dovrebbe arrivare oggi), ma il campo ha emesso il verdetto: dopo 50 anni, il Lecco è tornato in Serie B.
E, almeno moralmente, niente e nessuno potrà togliere alla squadra, allo staff tecnico e alla dirigenza questa enorme soddisfazione, raggiunta in una lunga cavalcata che è terminata ai playoff. Tra i protagonisti della stessa, mister Luciano Foschi, che non vuole pensare troppo al futuro, ma si gode quello che è il momento, dopo il rompete le righe di ieri: "Per me è stata la prima promozione in Serie B da allenatore - racconta ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com - una promozione che voglio dedicare prima di tutto a mia moglie Monica, poi a tutti quelli che ci avevano detto che in B non saremmo mai andati e in ultimo a tutto coloro che lo scorso anno, ed erano tanti, mi davano del bollito".

Certo è che il futuro appare a ora con qualche nube...
"Come ho detto ieri in conferenza, a quello noi non pensiamo, la Serie B ce la siamo meritata sul campo, mostrando sempre entusiasmo e fame. Quello che abbiamo fatto, al termine di una campionato sempre in crescendo, è qualcosa di eccezionale, che rimane. E sono certo che la proprietà sistemerà tutto, perché chiunque vuol tenere la categoria, io in primis: ho la volontà di restare e la proprietà quella di tenermi, la stessa che hanno tanti ragazzi in odore di riconferma, quindi ogni tassello dovrà andare al giusto posto. Doversi guardare intorno, senza la possibilità di giocare la B, sarebbe un peccato".

Accennava al campionato, effettivamente in crescendo: a mente fredda, che stagione è stata?
"Io sono subentrato in un momento neppure troppo delicato, c'erano solo tensione e paura per una classifica un po' deficitaria, ma che ci fosse tanto di buono era già chiaro da subito: i valori della squadra, infatti, non hanno tardato a emergere. La nostra classifica è sempre stata buona, siamo stati anche primi accarezzando davvero il sogno di Serie B diretta, anche se sapevamo che era complicato, ma comunque siamo sempre stati li, chiudendo la regular season con il record storico di punti per il club, 62. Al primo turno dei playoff ci dicevano che eravamo solo di passaggio, contro il Pordenone spacciati, poi ho sentito dire che il Cesena ci avrebbe mangiati in un sol boccone... noi invece abbiamo dimostrato di essere all'altezza. E la finale contro il Foggia l'abbiamo vinta prima ancora di giocarla, eravamo convinti e mentalmente forti, non abbiamo mai mollato".

Ma c'è stato un momento preciso in cui vi siete accorti che l'esito sarebbe stato a voi favorevole?
"Non c'è stato un momento preciso, ma tanti piccoli step che ci hanno fatto crescere, perché anche dalle cose negative abbiamo sempre tratto una lezione per migliorarci e crescere sempre di più. Ho avuto una squadra che è arrivata alla fine con una condizione fisica ottimale e una testa devastante, ai ragazzi posso solo dire grazie. Così come voglio ringraziare la proprietà per questo anno fantastico. Lo abbiamo meritato, noi e la città".

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