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INTERVISTA TC - Panfili: "Caserta è il top player del Perugia"
giovedì 22 ottobre 2020, 19:30Interviste TC
di Giacomo Principato
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Panfili: "Caserta è il top player del Perugia"

Al momento senza squadra e in cerca dell’occasione giusta il direttore sportivo Francesco Panfili, sempre attento e aggiornato sui temi della terza serie e non solo. L’ex uomo mercato della Sambenedettese, intervistato da TuttoC.com, dà uno sguardo all’inizio del torneo di Serie C: “Quest’avvio di campionato ha messo in evidenza una squadra su tutte: il Sudtirol. Il direttore sportivo Paolo Bravo ha costruito negli anni una squadra solida e sempre più importante – il pensiero di Panfili -. Ha lavora benissimo nel mercato sostituendo Mazzocchi con un giovane interessante quale Rover. L'accoppiata Bravo-Vecchi è da evidenziare come lieta sorpresa. Sta facendo bene anche la Pro Vercelli di Francesco Modesto, un allenatore con idee chiare che crede nei giovani".

Per il Perugia un inizio un po' in sordina. Alla lunga verrà fuori il reale valore?

“Il Perugia ha la rosa più forte e completa del Girone B nonostante l’assenza, sulla carta, di un attaccante da 20 reti. È una squadra col dovere e le potenzialità di vincere guidata da un top player quale Caserta, abile nella gestione del gruppo e nella lettura delle partite. Potrebbe essere lui l’arma vincente del Perugia. Nel Girone B non dobbiamo comunque sottovalutare squadre come Padova, Triestina, Modena e non solo, è un girone molto equilibrato”.

La Sambenedettese sembra aver ingranato la marcia giusta. Potrebbero essere la mina vagante dei playoff?

“La Sambenedettese può essere competitiva anche per la vittoria finale, non solo per i playoff. Unendo giocatori come Botta, Maxi Lopez e Nocciolini all’entusiasmo di San Benedetto non ci sono limiti, sulla carta questa è la squadra più forte degli ultimi decenni. Quand’ero direttore sportivo alla Samb, nella stagione 2017-18, abbiamo raggiunto il terzo posto a distanza di 27 anni, ci va dato merito di essere stati cattivi e affamati raggiungendo un risultato positivo e importante”.

A proposito di Girone B, accostavano il suo nome all'Arezzo.

“Prima di parlare di Arezzo devo fare una premessa: lì mi ci sono trovato benissimo valorizzando giocatori come Monaco e Tremolada grazie al lavoro di tutti. Abbiamo sistemato il settore giovanile, formando tanti ragazzi e andando a un passo dal primo storico titolo nazionale diventando vice campioni d’Italia. Adesso l’Arezzo sta vivendo un momento difficile, sono però convinto che abbiano scelto un ottimo allenatore e che la squadra uscirà dall’impasse e farà emergere il suo valore. Contatti? Nessuno, non c’è stato niente”.

Da osservatore: i prossimi nomi su cui scommetterebbe in Serie C?

“Faccio un solo nome: Davide Bove, difensore centrale del Novara che vedo pronto per la Serie B”.

Liste a 22, poi l'apertura a 24. E adesso in tanti sono rimasti svincolati. Sorpreso di vedere qualche giocatore ancora senza squadra?

“Si sapeva che questa regola avrebbe portato delle conseguenze del genere. Mi stupisce vedere svincolato Di Paolantonio, all’Avellino aveva fatto un buon campionato”.

E sul suo futuro invece? Qualche novità?

“Cerco un progetto e una piazza dove possa esprimere le mie idee di calcio. Mi piace molto lavorare con i ragazzi, mi manca il poterli aiutare ad emergere e lo scoprire nuovi talenti. Per ora stiamo vivendo un momento delicato, vedremo cosa accadrà in futuro”.