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Il fatto della settimana - Fight Club Seregno: uno spot negativo per la Lega ProTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
domenica 5 dicembre 2021, 00:00Il Punto
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

Il fatto della settimana - Fight Club Seregno: uno spot negativo per la Lega Pro

Una settimana di nervi tesissimi in Serie C, tanto che individuare un solo fatto è cosa ardua e complessa. Ma, benché se ne sia parlato a profusione, è inevitabilmente il Seregno a finire maggiormente sotto i riflettori questi ultimi sette giorni: il 1° dicembre il club brianzolo ha comunicato con una scarna nota l'interruzione del rapporto di collaborazione con il dg Ninni Corda. Da lì è scoppiato il bubbone: un profluvio di dichiarazioni e repliche tra il presidente Davide Erba e lo stesso ex dirigente tra minacce di morte e violenza (prontamente rispedite al mittente), denunce e controdenunce (con verbali annessi) nonché giocatori messi fuori rosa. Quel che è certo è che qualcosa si era rotto tra i due a partire dalla decisione di cambiare rotta e conseguentemente obiettivi da parte del numero uno del club azzurro, dopo aver messo in vendita la società, iniziativa sembrerebbe volta ad indurre lo stesso Corda alle dimissioni.

Erba ha raccontato al nostro editorialista Nicolò Schira in merito all'oramai ex dg: “Non ha nulla a che vedere con il calcio. La mia vicinanza va a tutti i nostri ragazzi per quello che hanno dovuto subire nelle scorse settimane. Deve essere radiato dal calcio. Il metodo Ninni Corda significa solo una cosa: minacce di morte a più persone e utilizzo della violenza tramite Il suo pupillo Anelli. Sono certo che la giustizia ordinaria e la procura sportiva toglierà definitivamente questi personaggi dal calcio. Le minacce di Ninni Corda hanno probabilmente sempre funzionato nel calcio, ma invito tutti quanti a non aver paura e denunciare tutto quello che hanno subito. Non mi sembra difficile a questo punto ipotizzare che il metodo Ninni Corda vada avanti da tanto tempo”. Lui ha quindi ribattuto in una nota ufficiale: "Apprendo con stupore che l'opera di autodistruzione del signor Erba coinvolge anche la mia persona; sono però in buona compagnia, infatti dopo aver pesantemente definito il presidente federale Gravina un bugiardo e uno che gli ha chiesto soldi in prestito, ha rivolto pesanti offese anche al presidente Ghirelli e alla procura federale, tra le tantissime offese il 19 settembre ha testualmente dichiarato: "metodi stile Unione sovietica da parte di Ghirelli e della sua procura federale….siete il peggio dell'Italia ma i vostri metodi verranno smascherati con tutti i favori e le porcate che vi fate a vicenda". Ora vogliamo parlare del metodo Erba??? A ridosso della gara con il Padova, in una chat di squadra, oltre ad insultare pesantemente i dirigenti del Padova, esortava i calciatori del Seregno a “sbranare gli avversari (5 volte) …ucciderli (2 volte), mangiare il cuore, la milza e i polmoni degli avversari. In merito alle accuse rivolte alla mia persona, sono false e prive di fondamento. In 25 anni di carriera tra allenatore e dirigente non ho mai minacciato di morte nessuno, pur essendo entrato in contatto negli anni con almeno 2000 giocatori. Per tutto ciò ho dato mandato ai miei legali di denunciare in tutte le sedi il signor erba per diffamazione a mezzo stampa ,e sono disposto in ogni sede a parlare del metodo Erba. Più che altro il signor Erba si dovrebbe piuttosto preoccupare della grave situazione prospettata a me tramite sms whatsapp ed email nelle scorse settimane. Chiudo con un ultima domanda, queste notizie false e tendenziose e polemiche inutili  con le istituzioni federali e con il sottoscritto vengono forse tirate fuori per sviare situazioni ben più gravi???".



Non paghi si è proseguito con nuove rivelazioni Erba ha infatti aggiunto all'ANSA: "Ci sono state minacce di morte al portiere (Ermanno Fumagalli, ndr), al vicepresidente, due giocatori sono stati picchiati da altri due ragazzi ed è stato mandato un pugile al campo a minacciare, ci sono le querele e io procederò a breve. Addirittura, davanti a testimoni, al portiere è stato detto che non avrebbe rivisto il figlio piccolo. Quando ho capito che stavano succedendo queste cose, ho provveduto a licenziarlo, ora capisco perché ci sono stati 250 mila tesserati nel calcio nell'ultimo anno, è diventato un ambiente dal quale stare lontani e io sono stufo".  Mentre Corda ha controreplicato ai microfoni di calciomercato.com: "Sono cose inventate, sono stato a contatto con duemila giocatori, allenatori e dirigenti e nessuno mi ha mai accusato di queste cose. C'è stato soltanto un battibecco il giorno che non mi hanno fatto entrare a fare l'allenamento: sono stati i due vicepresidente, un ex soldato dell'esercito moldavo e il medico della squadra, il dottor Sotiri, dottore albanese, che in realtà sono due bodyguard e non due dirigenti. Si sono messi davanti e non mi hanno fatto entrare senza alcun motivo, io ero direttore generale e responsabile dell'area tecnica, quindi non dovevo rendere conto né a loro né a nessun altro, ma esclusivamente al presidente. Persino l'altro vicepresidente, un medico, è sotto le mie veci: è stato fatto un abuso pesante per il quale ho sporto 20 giorni fa anche la denuncia alla polizia, perché mi è stato impedito in maniera arrogante di svolgere il mio lavoro da questi due personaggi, con altre cose che ho detto alle autorità. Battibecchi nel calcio ce ne sono a bizzeffe, ne ho avuto uno con Fumagalli, ma da qui alle minacce di morte ne passa assolutamente. Ci sono testimoni dalla mia parte. Io e Fumagalli in 3 anni avremo litigato 10-15 volte, tant'è che qualche giorno prima lui mi aveva tirato una pallonata in faccia, apposta senza alcun motivo, dopo una discussione. Cosa dovevo fare, denunciarlo? Ma per favore, parliamo di calcio e di cose serie. Non ho mandato nessuno a fare giustizia nello spogliatoio, sono sciocchezze. Parlano di Anelli che sarebbe stato mandato da me a fare chissà cosa, di fatti di due mesi prima: perché nessuno ha detto niente? Il capitano, Martino Borghese, nell'intervallo della partita contro la Feralpi Salò persa 3-1 ha messo le mani addosso a metà della squadra. Come mai questa cosa non è mai uscita? Sono cose normali e di calcio, che possono succedere all'interno di  uno spogliatoio. Anche nella fiction sulla Juve le vediamo, cosa devono fare i calciatori, denunciarsi? Ronaldo deve denunciare Cuadrado? Non scherziamo, parliamo di calcio e di soldi che a Seregno non ci sono più, perché il presidente sta cercando le scuse per non risolvere le situazioni economiche".

Noi, in questa sede, ci limitiamo a darne notizia, ci saranno sicuramente le sedi più opportune, come quelle di tribunale, per dirimere una questione che lascerà sicuramente strascichi importanti. Chiudiamo con l'intervento di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: “La vicenda denunciata a Seregno, se confermata, è sconcertante. Questo non è sport, sono vicino ai calciatori. Il calcio deve esprimere rispetto, in senso assoluto. E lo stesso deve riguardare e gli avversari e i compagni. In definitiva, essere una squadra vuol dire avere valori comuni. Seguirò le indagini e, di conseguenza, agirò sempre per il pieno rispetto delle regole. Violenza e minacce sono atti da condannare sempre e comunque”. E con quello di Marcel Vulpis, vicepresidente della terza serie, affidata proprio a TuttoC.com: "Sconcertato, come il presidente Francesco Ghirelli, per ciò che è avvenuto a Seregno, e ancora più sconcertato per l’eco negativa che questo fatto di cronaca sta avendo a livello mediatico. Proprio oggi ho letto l’articolo su Marca.com e so di una ripresa anche su un importante network britannico nelle prossime ore. In attesa quindi di conoscere le evidenze che emergeranno a livello di giustizia sportiva e da parte della magistratura ordinaria in cui confido ciecamente devo far notare e lo dico con forza oltre che con orgoglio che la Lega Pro di cui oggi faccio parte è storicamente una realtà votata alla legalità e ai temi della integrità morale in ambito sportivo. Queste storie di cui stiamo venendo a conoscenza, soprattutto se confermate, non fanno parte del nostro dna è assolutamente del progetto di crescita e sviluppo in diversi ambiti che stiamo portando avanti sull’intero territorio nazionale. Sono assolutamente dalla parte dei calciatori e del presidente Erba, alla luce delle dichiarazioni e denunce spontanee che stanno facendo alle diverse autorità competenti, e certamente non possiamo accettare che l’immagine della nostra Lega possa essere anche solo scalfita da storie di questa dimensione in stile ‘’Fight Club” che in alcun modo ci appartengono, Oggi la Lega si sta presentando sul mercato per intercettare ad esempio il primo title sponsor della sua storia. Spero solo che queste storie negative (e mi fermo qui) non vadano a minare il grande lavoro che il presidente Ghirelli sta facendo a livello sociale e istituzionale o il sottoscritto nell’area marketing e commerciale. È un chiaro danno di immagine per la Lega. Ora però facciamo lavorare gli inquirenti perché l’aspetto più importante è capire realmente cosa è avvenuto. Non abbiamo bisogno di show o titoli sensazionalistici ma di certezze sul fatto in esame. Conoscere la verità per poi intervenire. Ho aspettato alcuni giorni a fare questa dichiarazione ma sto notando che il tutto sta prendendo una piega mediatica che non mi piace e che rischia soprattutto (questo è l’aspetto più negativo) di vanificare il lavoro di tutti i dirigenti della Lega in questi primi 10 mesi di nuova governance". Una solidarietà che ha trovato il ringraziamento del club brianzolo.