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tmw / serie c / Girone B
Agostini: “A Pontedera si lavora bene. Giovani? In Italia c’è poca pazienza” TUTTO mercato WEB
Alessandro Agostini
© foto di Stefano Scarpetti
giovedì 20 giugno 2024, 12:00Girone B
di Redazione TC
per Tuttoc.com

Agostini: “A Pontedera si lavora bene. Giovani? In Italia c’è poca pazienza” 

tmwradio
Ospite: Alessandro Agostini A TUTTA C con Luca Calamai e Claudia Marrone
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Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto l’allenatore del Pontedera Alessandro Agostini. Queste le sue parole.

Pontedera è l’ambiente ideale per lavorare per un allenatore?

“Assolutamente, per un allenatore sicuramente trovare una società come il Pontedera dove c’è modo di lavorare bene con i giovani è importante. Questo è un ambiente sano, una società solida e vanno fatti i complimenti alla dirigenza. Chi lavora in questa società sa fare il proprio mestiere e lo fa con passione, spero che in questo percorso ci sia modo di crescere insieme e magari raggiungere qualche obiettivo importante. Tutto passa dal lavoro”. 

Cosa ti aspetti dal prossimo campionato in un girone B che sarà molto complicato?

“È un girone complicato, questo non ci deve spaventare anzi ci deve responsabilizzare e portare a lavorare al meglio possibile. Negli anni questa società ha fatto molto bene, bisognerà continuare a lavorare su quella strada. Bisogna ogni giorno, ogni allenamento e ogni partita tirare fuori il meglio. Bisogna solo concentrarsi sul lavoro e quelli che sono i nostri obiettivi”. 

Cosa pensi delle seconde squadre e di quello che hai visto da Atalanta e Juventus?

“Le seconde squadre sono un valore aggiunto per le società, dalla primavera al calcio dei grandi c’è un salto enorme e le società che possono contare sulle seconde squadre possono avere dei benefici. Chi riesce a fare le seconde squadre come Atalanta, Juventus e Milan rende ancor più competitivo il campionato e i vari gironi. Il ragazzo di valore e di prospettiva ha bisogno di un supporto anche dai compagni di squadra, servono dunque alcuni elementi di esperienza per farli crescere. Si fanno squadre con giovani molto interessanti ma possono peccare in esperienza, questo può condizionare i risultati sul campo e la crescita del ragazzo stesso”. 

Il vostro mercato ruoterà intorno ad alcuni uomini d’esperienza per far crescere dei giovani?

“Anche noi abbiamo questa idea, crediamo che giocatori di esperienza siano fondamentali perché i giovani possono trarre tanti benefici da chi ha più esperienza. Può essere un motivo di crescita importante”

Il Pontedera giocherà con la difesa a tre o con la difesa a quattro?

“Eh, questo ancora non lo so (ride, ndr). Sto pensando a qualcosa, ma se poi cambio idea si dice che ho detto una cavolata”. 

Cosa bisogna fare per valorizzare di più i giovani in Italia?

“Questa è una domanda difficile, abbiamo l’aspettativa di far giocare i giovani e poi non gli diamo la possibilità di sbagliare. È chiaro che quando si inizia a far giocare un giovane bisogna mettere in preventivo la partita negativa e qualche errore. Per crescere e migliorare bisogna sbagliare, per questo però ci vuole tempo e il calcio spesso non ti aspetta”. 

Tra i tanti meriti hai anche quello di aver lanciato Zito Luvumbo.

“Il merito non è mio, il merito è tutto suo. Mi fa molto piacere, dividiamoci il merito allora (ride, ndr). È merito delle sue qualità e del mister che ci ha creduto. Lui è arrivato da sconosciuto per il calcio italiano, poi ha dimostrato di avere delle qualità straordinarie e questo rende più facile il lavoro di un allenatore”.

C’è stata qualche richiesta di mercato particolare per qualche ruolo?

“Stiamo monitorando alcuni giocatori, bisogna capire anche per il discorso dell’età dei giocatori e incastrare il tutto. Sono tutti nomi che singolarmente vanno bene, poi bisogna vedere come possiamo collegare tutto. Bisogna capire poi i giovani che possiamo portare a Pontedera poi vedere come completare la rosa, hai mille pensieri poi magari non riesci a prendere chi vuoi e devi cambiare i piani”.