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TMW - C.Italia senza club di C. Dg Fermana: "Decisione impopolare: serve il modello inglese"
La decisione da parte di Lega di A e Lega di B di riservare la Coppa Italia soltanto ai rispettivi club ha scatenato una fitta serie di reazioni nel mondo del calcio. Soprattutto in Serie C, dove tutti i protagonisti osteggiano la decisione. Ne parla a Tuttomercatoweb.com, nel corso dell'intervista, anche il dg della Fermana, Fabio Massimo Conti. "Credo che Lega di A e Lega di B abbiano preso una decisione impopolare in primis e contraddittoria, relativamente a quel che era successo con la Superlega. L'ho scoperto leggendo la risposta di Ghirelli che sottoscrivo: non si può prendere una decisione del genere. Il modello da seguire è quello inglese, dove le grandi giocano fuori contro quelle di categoria inferiore. Già non mi piaceva prima, dove i tifosi non possono sognare di giocare in casa contro le grandissime. Pordenone-Inter a Pordenone sarebbe stato un evento storico per cento anni, oltre che economico. In C non farai mai quegli incassi e sarebbe anche un modo importante per aiutare i club".
Anche a livello economico, appunto.
"Nel nostro impianto ci sono 7mila persone e averle in C non è facile. Con una grande squadra ci sarebbero i sold out: privare i club di C di un sogno è sbagliato. Poi quando devono fare gli esperimenti sui cinque cambi va bene, ma quando c'è bisogno di aiutarci, siamo nel dimenticatoio...".
Come vi muoverete a riguardo?
"Sto leggendo tante interviste in merito, tutti i commenti critici negativi in merito com'era normale. Vediamo se la Lega di C si muoverà formalmente in Consiglio, noi ci accoderemo a quel che la Lega deciderà di fare. Non è una cosa corretta questa riforma, non credo che la nostra serie meriti questo trattamento. Ci si riempie la bocca di parole come sostenibilità, mutualità, aiuti, questo sarebbe stato un aiuto pesante per noi. Allargare il format sarebbe stato coraggioso e innovativo, in un momento così sarebbe stato importante per tante piazze".
Anche a livello economico, appunto.
"Nel nostro impianto ci sono 7mila persone e averle in C non è facile. Con una grande squadra ci sarebbero i sold out: privare i club di C di un sogno è sbagliato. Poi quando devono fare gli esperimenti sui cinque cambi va bene, ma quando c'è bisogno di aiutarci, siamo nel dimenticatoio...".
Come vi muoverete a riguardo?
"Sto leggendo tante interviste in merito, tutti i commenti critici negativi in merito com'era normale. Vediamo se la Lega di C si muoverà formalmente in Consiglio, noi ci accoderemo a quel che la Lega deciderà di fare. Non è una cosa corretta questa riforma, non credo che la nostra serie meriti questo trattamento. Ci si riempie la bocca di parole come sostenibilità, mutualità, aiuti, questo sarebbe stato un aiuto pesante per noi. Allargare il format sarebbe stato coraggioso e innovativo, in un momento così sarebbe stato importante per tante piazze".
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