
Deléchat: "Il Den Bosch è all'85% olandese. Sarà così anche per la Pro Vercelli"
“Siamo internazionali ma vogliamo rispettare quello che è il luogo che ci ospita". Ludovic Deléchat, presidente della Pro Vercelli e CEO del Bridge Football Club, ha le idee chiare. "Abbiamo solo quattro o cinque stranieri ed è la nostra filosofia, vogliamo lavorare con il territorio. Servono giocatori locali, italiani, quando siamo arrivati al Den Bosch, l’anno scorso, abbiamo cambiato direttore e allenatore stranieri per mettere olandesi. L’85% dei nostri calciatori è olandese, in Italia è la stessa cosa”.
Come sono stati i primi mesi?
“Molto impegnativi, ovviamente. Lo sapevamo, siamo entrati un po’ tardi, a fine maggio, abbiamo dovuto iscriverci che non era scontato vista la situazione, sistemare un paio di cose della gestione precedente. Poi il calciomercato: vogliamo sviluppare i talenti e ce n’erano già diversi in Primavera, a cui abbiamo deciso di dare fiducia. Come i gemelli Sow, come Burruano, come Ronchi, come Tarantola. Sono giocatori interessanti che hanno ricevuto un primo contratto professionistico”.
Che difficoltà avete incontrato?
“Il problema principale è la parte debitoria, ma lo sapevamo. Abbiamo ripreso una situazione delicata, la stiamo gestendo bene, fatto grandi sforzi economici e di tempo su questa parte. Abbiamo dovuto fare tutto velocemente, c’è stata l’iscrizione, diverse scadenze. Fare tutto in due o tre settimane è stato molto impegnativo”.
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali






