Criniti: "Catania avanti nel C. Perugia costruito male. La Triestina? Senza futuro"
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Un passato da calciatore in piazze importanti come Catania, Perugia, Trieste e non solo. Antonio Criniti, oggi allenatore, ha analizzato i temi primari del campionato di Serie C attraverso i microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione 'A Tutta C':
Mister, qual è la sua fotografia attuale della Serie C? In particolare del Girone C
"Io ho giocato sia a Catania sia a Cosenza, quindi il cuore mi porterebbe a dire Catania per la vittoria del campionato. Guardando però le partite domenica dopo domenica, vedo un equilibrio enorme tra quattro squadre. Il Cosenza è tornato in A, ma credo che la lotta sia soprattutto tra Salernitana, Benevento e Catania. Non solo per i miei trascorsi, ma perché sono squadre più attrezzate per vincere. A Catania poi c’è un grande allenatore, un amico: gli auguro una stagione importante".
Spostandoci sul Girone B, ci sono due realtà che conosce bene come Sambenedettese e Perugia. Gli umbri hanno già cambiato tre allenatori e dopo 14 giornate hanno appena 9 punti. Si è fatto un'idea di cosa stia succedendo a Perugia?
"A Perugia ho giocato, e conosco bene l’ambiente: il presidente allora era il mio ex presidente. Non capisco come una piazza così possa arrancare così tanto nel costruire una rosa competitiva. Non so se per motivi economici o per errori di mercato: una piazza del genere non può non avere una struttura solida e una direzione chiara. Credo che Perugia riuscirà comunque a salvarsi: ha potenzialità. Bisogna però parlare anche di Torres e Rimini: questi campionati risentono di situazioni economiche complicate. Ci si salva anche perché ci sono squadre messe peggio e senza possibilità di rinforzarsi. Mi dispiace: io sono affezionato e ho visto che alcune realtà avrebbero meritato meglio".
Ultima domanda: un’altra sua ex squadra che vive un periodo complicato è la Triestina. Dopo un buon inizio, la nuova penalizzazione ha portato la sanzione a -23 sembra aver tagliato le gambe al collettivo: 4 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 7. Da ultima a -9, con 18 punti dalla penultima: vede margini di ripresa?
"No, non credo proprio. Anzi penso che le penalizzazioni continueranno, perché lì manca una società solida, manca una struttura economica affidabile. Mi dispiace tantissimo: a Trieste sono stato benissimo, sono stato molto amato e ho grande rispetto per il popolo triestino. Ma senza società, anche se l’allenatore è molto preparato, non si va lontano. Questa è cattiva gestione. La Lega dovrebbe vigilare meglio: penalizzazioni così falsano i campionati. L’anno scorso l’Avellino vinse grazie ai punti restituiti dopo una penalizzazione al Cerignola, e quello ribaltò la classifica. Credo che dall’anno prossimo la Lega debba programmare meglio costi e gironi. Ci sono squadre in Serie D molto più solide economicamente di alcune in Serie C: perché non ripescare qualcuno? La Serie C è un campionato stupendo: negli ultimi anni della mia carriera era come una B2, molto più forte anche economicamente. Mi dispiace vedere certe situazioni, anche per Trieste e per i tifosi".
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