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esclusiva

Dai playoff vinti al via del nuovo ciclo. Ds Lentigione: "Fieri di quanto creato"

ESCLUSIVA TMW - Dai playoff vinti al via del nuovo ciclo. Ds Lentigione: "Fieri di quanto creato"
© foto di Uff. Stampa Lentigione Calcio
giovedì 10 novembre 2022, 17:18Serie D
di Claudia Marrone

"L'aver tenuto testa alla capolista Giana, mi fa dire che stiamo migliorando il nostro percorso, anche perché abbiamo tutte le caratteristiche tattiche e umane per fare meglio di quanto fatto finora. L'obiettivo diventa ora giocarsela contro tutte, la classifica dice che siamo vicini alla zona playout, ma sono certo che se mettiamo in campo quello che abbiamo visto contro i lombardi potremmo uscire da una zona di classifica che non compete alla squadra": esordisce così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com e soprattutto dopo l'ottimo pareggio contro la Giana Erminio nel recente turno di campionato, il Ds del Lentigione Alberto Biagini.

Un Lentigione che per la Serie D è ormai una certezza, anche se l'avvio di campionato stavolta non è stato semplice: "Se devo analizzare tutto il percorso finora svolto in questo primo scorcio di torneo, direi che è stato un po' tribolato. Abbiamo avuto parecchi infortuni, dopo cinque partite abbiamo optato per un cambio in panchina, ma all'esordio il nuovo mister ha avuto un infarto: passata la paura per il momento, abbiamo operato un terzo cambio in panchina, il tutto in davvero pochissimi mesi. Con Beretti abbiamo trovato un nuovo equilibrio, una continuità che ci mancava, a maggior ragione dopo una sorta di stagione nuova. Questo per noi è un po' un anno zero, dopo i playoff vinti siamo ripartiti con un nuovo ciclo".

Perché, dopo un traguardo così importante, si è optato per una ripartenza appunto quasi da zero?
"Alcuni calciatori sono saliti di categoria, c'era poi da ringiovanire la rosa e rivedere anche il discorso degli under, altri ragazzi hanno visto che, dopo diversi anni, un ciclo si era per loro chiuso, in altre situazione sentivamo l'esigenza di rinnovarci. Siamo quindi intervenuti in questo senso, ma siamo felici di cosa abbiamo creato. Non voglio e neppure cerco alibi per i risultati, ma c'è da dire che quest'anno siamo stati anche un po' sfortunati".

Accennava al ringiovanimento della rosa. In tal senso, quanto ha inciso la sua esperienze nelle giovanili di un blasonato club come la Reggiana?
"Sicuramente quella vissuta a Reggio Emilia è un'esperienza che mi ha insegnato e mi ha formato, ma credo sia molto utile anche andare a vedere tante gare delle giovanili, avere buoni rapporti con gli importanti club della nostra regione. Nella nostra filosofia cerchiamo ragazzi che si debbano spostare poco da casa, e in quest'ottica è appunto importante anche il rapporto con il territorio".

Siete cambiati voi, ma negli anni è cambiata anche la Serie D. Ormai ha sempre più le sembianze di una sorta di C2...
"Sono d'accordo. La Serie D è un campionato molto difficile, dove ci sono piazze con ambizioni e pressioni identiche a quelle professionistiche, e anche se quest'anno non c'è magari il Rimini di turno, ci sono tanti club molto organizzati che hanno alzato di parecchio il livello del torneo. Un livello che tende sempre più verso l'alto".

Cosa può quindi servire per fare bene nel vostro girone, dove comunque ci sono tante formazioni che possono puntare alla promozione?
"Il Girone D è effettivamente complesso e strano, in ogni gara può saltare fuori qualsiasi risultato. Non posso parlare in generale, parlo per noi e dico che i conti li faremo poi a maggio, ma per far bene serve intanto dimenticarsi del passato che ci aveva abituato bene, e serve poi aver la costante voglia di migliorarsi, quella che sto vedendo. Ripeto che, mostrandoci sempre come domenica, possiamo dire la nostra".

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