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ESCLUSIVA TG – Nosotti (Sky Sport): “Questo è un Torino in cui non ci si riconosce perché spesso non è stato né carne né pesce. Il Sassuolo è più squadra”
Oggi alle 08:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

ESCLUSIVA TG – Nosotti (Sky Sport): “Questo è un Torino in cui non ci si riconosce perché spesso non è stato né carne né pesce. Il Sassuolo è più squadra”

Marco Nosotti è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Nosotti è un giornalista inviato e telecronista di Sky Sport. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi pomeriggio fra il Sassuolo e il Torino.

Il Torino dopo la vittoria stentata con la Cremonese cerca continuità anche per continuare ad allontanarsi dalle zone più calde della classifica. Il Sassuolo invece sta facendo un buon campionato. Cosa ci si può quindi aspettare da questa partita?
“Intanto sono curioso di vedere se giocherà Zapata o meno, era uno di quei giocatori che il Sassuolo voleva prima che andasse al Napoli e credo che possa essere importante nella finalizzazione. E sono anche curioso di vedere chi schiererà Baroni nel ruolo delle due mezzali visto che ne ha a disposizione di diverse tipologie. Credo che il Torino debba guardarsi soprattutto da quello che ha attorno, da chi ha dietro, da quello che ha passato e guardare il campo. lavorando di squadra senza il peso di dover essere il Torino. In questo momento deve cercare di essere una squadra con una forte identità in cui riconoscersi e in cui i giocatori possono dare il loro apporto. Asllani in mezzo, un play basso, e due mezzali, che possono avere diversi interpreti. Guardo con molto interesse a Casadei perché mi piace per la sua capacità di inserirsi. Le due mezzali devono essere scelte in maniera intelligente perché quelle del Sassuolo vengono dentro a giocare, a creare inganno e ad occupare dello spazio che riconoscono con qualità. E' un Sassuolo che non avrà Berardi, ma avrà comunque Volpato che sa rientrare sul piede forte, lavorare nell'uno contro uno. Un Sassuolo verticale che ha esterni che vanno bene, ma soprattutto credo che la sua forza sia nel centrocampo. E quindi sono curioso di vedere che partita sarà, perché dall'altra guardo con favore al lavoro che sta facendo Valsic, la posizione che ricopre e come la interpreta sia in termini di gol sia di penultimi e ultimi passaggi. Il Torino deve essere attento e trovare una propria dimensione, a riconoscerla e a sentirsi bene con se stesso anche se in difesa ci sarà qualche cambiamento”.

A proposito di cambiamenti in difesa, in porta sarà confermato Paleari e visto che non ci saranno Coco e Masina, impegnati in Coppa d’Africa, nel ruolo di braccetto destro giocherà Tameze con Maripán e Ismajli.
“Sono rimasto un po' deluso da Israel, ma ho visto che Paleari ha un modo di essere portiere che entusiasma e gli auguro di poter mantenere questo ancora perché serve. La partita sarà difficile, il Sassuolo è sereno e a volte è fin troppo bellino quando si riguarda dentro, ma a differenza degli anni passati ha una solidità nei singoli e nei reparti che prima non aveva. Oggi mancherà Thorstvedt, squalificato, che è un giocatore non trascendentale, ma che è pienamente calato nel suo personaggio da tempo, nella mentalità dei neroverdi. Infatti quando il Sassuolo è andato in B lui è rimasto e ha contribuito a riportare la squadra in A. L'ho visto anche con la Norvegia e in questo senso è abbastanza europeo e ha fisicità. Importante per i neroverdi la figura di Matic, insieme a Modric del Milan sono i due giocatori che recuperano più palloni in mezzo. Matic detta tempi e non perde tempo, nel senso che non indugia nelle situazioni di pericolo. Il Sassuolo è abbastanza equilibrato, la Coppa d'Africa gli ha portato via solo Coulibaly, ma questo non comporta un grave problema avendo altri interpreti nel ruolo che sanno fare entrambe le fasi. Ha trovato un Walukiewicz, l’ex di turno, che è tanta roba perché ha saputo con disponibilità fare il terzino destro. Giocare dietro a Berardi, quando c’è, è molto bello, la sua assenza pesa perché quando un compagno ha bisogno di una mano lui gliela va a dare con l'imprevedibilità e la qualità dei colpi che ha. Ma comunque Volpato il suo mestiere lo fa. Al Sassuolo mancherà l’esperienza di Berardi e potrebbe dover fare a meno anche di Pinamonti, uno che si mette a servizio della squadra, per un problemino muscolare e se così fosse allora giocherà o Moro o Cheddira. E ancor di più servirà un grande Matic. Nel 4-3-3 Thorstvedt sarà sostituito da Vranckx. L’altro giocatore interessante è Koné, quindi evviva la lite che aveva fatto a Marsiglia con De Zerbi nel Marsiglia perché così al Sassuolo è arrivato un giocatore interessantissimo”. 

Tra i pali del Sassuolo c’è Muric che si sta rivelando un portiere di tutto rispetto.
“Muric è un portiere molto interessante sia nella difesa della porta sia nel gioco podalico, soprattutto nella gestione della difesa dello spazio. Muric forse può ricordare Vanja Milinkovic-Savic. Se si osserva Muric si può vedere come lavora dal dischetto del rigore e zone limitate stando sempre alto e questo costringe gli avversari anche a trovare traiettorie dalla trequarti o dal fondo con palle alte diverse perché va messo in conto che Muric è già lì e che guadagna un paio di metri e quindi anche un secondo sulle giocate e sulle palle laterali. Sarà una partita interessante, perché il Torino deve trovare continuità e il Sassuolo deve andare avanti. Finora ha ottenuto con Grosso il terzo risultato migliore da quando è arrivato in Serie A nel 2013, prima ne aveva avuto uno con Di Francesco e poi un altro con De Zerbi. Grosso è un allenatore di cui sentiremo parlare per la capacità di trasmettere le sue idee alla squadra senza affanni, ma con pensieri alti sia di calcio sia di umanità”.

Il Sassuolo ha tutte le caratteristiche che di solito per il Torino sono pecche e che i granata patiscono quando ad averle sono gli avversari.
“Le poche volte che ho visto il Torino ho trovato che avesse la coperta corta, nel senso che se andava bene un reparto in un altro pativa qualcosa, se andava bene un momento della partita si perdeva in un altro. Non so se sia questione di una non totale disponibilità, adesione della squadra al progetto tattico oppure è un percorso di crescita che però si espone alle critiche, che possono essere anche dovute all'affetto dei tifosi. Questo è un Torino in cui non ci riconosciamo perché spesso non è stato né carne né pesce. In questo momento il Torino deve aspirare a qualcosa di diverso, ma per quello che ha fatto poi non ha lasciato troppo per strada. Ha però sicuramente qualche rimpianto sul gioco, di opportunità non sfruttate o di non aver avuto a disposizione un attaccante che trasformasse il gioco in gol. Sintetizzando in questo momento il Sassuolo è più squadra nella solidità dei reparti e nella capacità di reazione perché quando è avanti non perde, quando segna non perde infatti nell'ultima partita in casa è andato sotto con la Fiorentina, la Viola è un discorso a parte, ma ha creato subito e ha ribaltato il risultato. Finora quando ho visto i neroverdi non li ho mai visti arrendersi pensando che non avrebbero potuto recuperare una partita che era diventata a loro sfavorevole. Non li ho mai visti accontentarsi. Solo contro il Napoli, alla prima di campionato, si è capito subito che i partenopei giocavano per lo scudetto, mentre il Sassuolo poteva ambire a stare nella parte sinistra della classifica, ma in questo momento pensa solo a salvarsi. Credo che in questo processo di riconoscibilità, nelle proprie caratteristiche e nell’essere squadra, il Sassuolo sia più avanti del Torino, per quello che ho visto in tv dei granata tenendo conto che il giudizio che si può esprimere è un pochino approssimativo quando si vede in televisione una partita”.

Volendo fare un pronostico su Sassuolo-Torino quale potrebbe essere?
“Come dicevo sono curioso di vedere il Torino, ma mi sembra che stia trovando nuovi assetti e nuovi interpreti, sarà poi il campo a dare risposte. Se il Torino saprà mettere intensità e sporcare, come mi sembra che stia provando a fare, un po' l'uscita palla del Sassuolo con gli uomini che ha a ridosso dell'area, Vlasic e la possibilità di interscambiare nel corso della gara le mezzali per avere traiettorie e interpretazioni diverse, mantenendo comunque ritmi alti, allora può dare fastidio al Sassuolo. Io però di questo Sassuolo ho paura se Laurienté trova la continuità di prestazione. Il francese originario di Guadalupa nell’ultima partita ha fatto un secondo tempo incredibile e quindi se lo trovi in palla quando salta l’uomo fai fatica a prenderlo nei primi tre metri e fai fatica poi ad arginarlo, soprattutto se gli dai campo perché sa suggerire e sa trovare la porta. Ma alle volte quando salta l’uomo non tira quando dovrebbe farlo e passa la palla oppure tira quando invece dovrebbe passare. Se invece Grosso schiererà Fadera allora il Torino troverà un Sassuolo che potrà aspettarlo un po' di più. Però se questo Sassuolo viene attaccato va subito in uscita palla e allora bisogna schermare Matic, che spesso si abbassa tra i due centrali, in modo da disinnescarlo un po'. Matic per ora però sta trovando tanto il campo, se lo va a cercare e vuole la palla sotto pressione, e questo mette in difficoltà gli avversari. Ma se il Torino riesce a disinnescarlo allora la situazione si ribalta e non farebbe fatica e potrebbe vincere 2-1, in caso contrario vedo un pareggio con gol: 2 a 2. Ma devo dire che non azzecco mai i pronostici”.

Il Torino deve però stare attento perché tornare da Reggio Emilia senza punti potrebbe farlo ripiombare in una situazione più o meno simile a quella prima della vittoria con la Cremonese, va quindi evitato a tutti i costi?
“Sì. Posso dire che è un momento in cui certe convinzioni forse sono un po' fragili. L'importante per il Torino è tornare non sconfitto da Reggio Emilia. Non va bene in caso di sconfitta dire mi tengo la prestazione perché ormai siamo a Natale e il processo di crescita deve sempre continuare tanto fino all’ultima partita a maggio non si sarà mai soddisfatti, comunque vadano le cose. In questo caso è uno di quei momenti in cui si deve fare una certa partita, bisogna essere bravi a leggere le partite nella partita e poi ci si tiene anche il pareggio inteso come non sconfitta. Se il Torino oggi vince, bene. Ma l'importante è che non perda contro il Sassuolo. In questo momento, a mio avviso, è così. Ci pensavo l'altro giorno mentre pensavo a questa partita che seguirò al Mapei Stadium. Coco e Masina sono via, questo e quello, vediamo un poco cosa succederà. Vlasic, ripeto, nella terra di mezzo può creare dei conflitti, chi lo va a prendere? Si stacca Muharemovic o Idzes? Viene a prenderlo una mezzala? Dobbiamo anche vedere questo. Chi vorrà portare fuori? Il Sassuolo lì davanti è bello compatto. Muharemovic è un giocatore molto interessante e penso che sarà un prossimo gioiello del mercato: è stato pagato neanche tre migliori alla Juve, anche se i bianconeri prenderanno tanto dalla rivendita. Ma il difensore bosniaco è davvero forte nei duelli aerei, in fase di costruzione e nell’andare sull’uomo. Per questo voglio vedere cosa combina Vlaisc nella terra di mezzo”.

Servirà anche che il Torino riesca a segnare e potenzialmente potrebbe farlo con Zapata che è ritornato al gol con il Milan, Simeone è rientrato dall'infortunio  ed è il capocannoniere granata e anche Adams qualche gol lo ha già fatto. Quindi sono loro che possono fare la differenza davanti?
“Sì. Il Sassuolo ha Walukiewicz più basso sulla destra, la coppia centrale che sta lì a presidiare e Doig che dovrebbe spingere, però sono bravini a scivolare e a trovare soluzioni. Il Torino gli uomini per far male li ha. La storia dice che a parte alla Sampdoria il mio caro amico Zapatone, mi piace proprio quel ragazzo lì, a tutti gli avversari ha sempre segnato e al Sassuolo di gol gliene ha fatti tanti: i neroverdi sono fra le sue vittime sacrificali nel Sassuolo.
Credo che le problematiche del Torino dipendano più da situazioni mentali per questo deve tornare da Reggio Emilia con qualche certezza in più nei singoli, nella prestazione d’insieme, nell'interscambiabilità dei centrocampisti, perché al Mapei è a centrocampo che si giocherà molto. Con il Sassuolo la palla viene dentro, ma torna anche fuori per cui bisogna stare attenti. Però il Torino, come dicevo, in questo momento al di là della prestazione ha bisogno di continuità di risultati, di riprendere punti in classifica. La famosa frase “mi tengo la performance, la prestazione” va bene se corroborata da una posizione positiva in classifica. E’ ancora presta, non è neppure finito il girone d’andata, ma il Torino adesso ha altre tre partite dopo il Sassuolo, con Cagliari, Verona e Udinese, dove deve fare bene”.