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Venezia, Di Francesco: "Futuro? Prematuro parlarne, ma sono felice di lavorare qui"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:45Serie A
di Daniele Najjar

Venezia, Di Francesco: "Futuro? Prematuro parlarne, ma sono felice di lavorare qui"

Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, parlerà a breve in conferenza stampa in vista della sfida contro la Fiorentina, in programma lunedì sera. I lagunari sono reduci dal pareggio di Torino, che mantiene Idzes e compagni in piena lotta per non retrocedere.

Segui qui su TuttoMercatoWeb la diretta testuale delle sue parole.

Ore 13.22 inizia la conferenza stampa

Antonelli ha ribadito la fiducia incondizionata per lei. Che ne pensa? E sulla Fiorentina?
"Complimenti al direttore per il premio vinto. Questo aspetto il direttore me lo ha sempre ribadito personalmente, sono contento di lavorare con questa società ed in questo contesto. Oggi parlare di futuro non ha senso, è prematuro, solo perché abbiamo una partita importante alle porte, abbiamo il desiderio forte di mantenere la Serie A. Un desiderio fortissimo. Tutto l'ambiente vedo che ha questo desiderio, ovunque vado me lo chiedono".

Sulla Fiorentina?
"Abbiamo una squadra di fronte che ha tante soluzioni, specialmente in mezzo al campo, che si è rinforzata a gennaio e che ha sfiorato una finale europea. Ma noi dobbiamo giocare con il coltello fra i denti sapendo che abbiamo bisogno di vincere, migliorando quegli aspetti da migliorare, tenendo quelli positivi".

Sulle polemiche arbitrali?
"La squadra non deve pensare che sia responsabilità dell'arbitro pareggiare, dobbiamo fare mea culpa, io mi sono esposto, ma finisce lì, sarebbe un grave errore pensare di avere un alibi"

Sui punti persi da situazioni di vantaggio il Venezia è primo. Come te lo spieghi?
"In questo momento non mi piace parlare delle cose negative di questa squadra, ma se dobbiamo analizzarla ci è mancato un pizzico di malizia in certi frangenti delle partite, magari anche facendo un fallo tattico, cosa che non amo molto ma che fa parte del bagaglio di un calciatore. Ora dobbiamo pensare di tirare fuori il meglio".


Hai recuperato tutti?
"Duncan no, faremo fatica a recuperarlo anche per le prossime gare. La prossima recuperiamo Sagrado. Kike Perez si è allenato da ieri con noi, ha dovuto fare qualche giorno di controlli per capire come gestire quel colpo subito con il Torino".

E' un vantaggio sapere prima i risultati di Empoli e Lecce?
"Dipende dai risultati (ride, n.d.r.). Noi dobbiamo principalmente guardare noi stessi, ovvio però che poi li guarderemo. Ma prima ci dobbiamo preparare".

Su Yeboah: come sta vivendo questo momento?
"Ha delle caratteristiche di giocatore frizzante, tecnico, con dribbling, ci può dare tanto ora, ma sta crescendo anche Oristanio, l'ho visto vivo e vispo in allenamento. Dico a Yeboah che si sta guadagnando gli spazi e la stima anche del contesto intorno a lui. Deve continuare a lavorare così".

Che Fiorentina ti aspetti dopo la Coppa?
"Avrà voglia di rifarsi immediatamente, ha detto Palladino che cercheranno di vincere tutte e tre le partite. Sicuramente hanno giocato da poco, ma sono abituati. Sono giocatori abituati a recuperare energie per la gara successiva. L'errore più grande che possiamo fare è aspettarsi una Fiorentina con un piglio sbagliato".

Stankovic ti mette già in difficoltà o è presto?
"Sta bene, ma il ruolo del portiere è di una delicatezza unica. Credo che Radu abbia avuto continuità di prestazioni e vorrei dare continuità a lui, anche se Filip è già tornato ad essere quello che abbiamo conosciuto".

Hai scritto ad Acerbi, che hai avuto per tanto tempo, dopo il gol con l'Inter?
"Non gli ho scritto, con Francesco non ci sentiamo e poi quando ci vediamo è come se ci vedessimo ogni giorno. E' un ragazzo splendido, che vi assicuro che ha fatto un percorso particolare. Lo ha cominciato a fare principalmente con me, a Sassuolo. Vi racconto un aneddoto per farvi capire come sia cambiato. Facemmo una amichevole con i dilettanti, ma lo tolsi dopo 15 minuti. Perché non era attento. Avete visto invece che cattiveria? Che attenzione, che concentrazione! Che desiderio di non voler perdere. Ha fatto un cambiamento quando era con noi impressionante e poi era diventato così come lo vedete oggi in ogni allenamento. Pubblicamente gli faccio i complimenti. Ha 37 anni, ma ne dimostra molti di meno per come sta in campo, è stato un trascinatore dell'Inter, in una partita epica".

Ore 13.45 finisce la conferenza stampa