Torino, Leo Junior sul derby: "Non c'è una formula magica, Simeone può deciderlo"
"Il Toro mi sembra sempre una squadra che oscilla tra una bella partita e una un po’ meno. Adesso è arrivato qualche risultato, ma è meglio aspettare prima di trarre conclusioni". Parole di Leo Junior, centrocampista e simbolo granata nella seconda metà degli anni '80. Sul finire della stagione 1990/91, dopo un'altra esperienza in Italia col Pescara e il ritorno al Flamengo, torna a Torino e fa in tempo a vincere il suo primo e unico trofeo con questa maglia: la Mitropa Cup, battendo in finale il Pisa.
Il brasiliano, intervistato da La Stampa, si mantiene cauto riguardo alla squadra di Baroni: "Rinforzata? Lo spero, ma non so fin dove possa arrivare. Senza investimenti veri diventa difficile: purtroppo è da tanto tempo che non vengono fatti, ci si è accontentati di stare a metà classifica". Tra una settimana c'è il derby, nota dolente per il toro che ha battuto la Juventus una volta negli ultimi 20 anni: "Non c’è una formula magica, è una partita particolare:
bisogna fare grandi sacrifici, avere grinta e testa, insomma quelle cose che vanno oltre la parte tecnica. Poi, certo, bisogna anche eseguirla bene tatticamente".
In chiusura, fa il nome di un giocatore che può fare la differenza nella stracittadina: "Simeone. L’ha già fatto vedere con 3 gol decisivi dopo poche giornate. E penso che possa fare bene nel derby: come tutti gli argentini sa interpretare quel tipo di partite".
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