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Atalanta, 118 anni di orgoglio e passione: festa grande alla New Balance Arena, ma...TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 07:35Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta, 118 anni di orgoglio e passione: festa grande alla New Balance Arena, ma...

Coreografie mozzafiato, cori e uno stadio vestito di nerazzurro per celebrare la Dea: la squadra di Juric domina ma non sfonda, Provedel para tutto e lo 0-0 spegne il sogno vittoria

L’Atalanta festeggia i suoi 118 anni di storia e lo fa nel modo più bergamasco possibile: con lavoro, passione e un amore popolare che travolge ogni cosa. Alla New Balance Arena va in scena una cornice da brividi, uno stadio vestito di nerazzurro e due curve unite nel segno dell’appartenenza. La Nord espone lo striscione «Da 118 anni simbolo della stirpe orobica, indomita e fiera», mentre la Sud risponde con «Orgoglio di Bergamo e di una provincia intera». Un colpo d’occhio che vale una storia intera: quella di un popolo che non smette mai di sognare.

TIFO E COLORI – Niente regali, però, dalla Lazio, che riempie lo spicchio ospiti con cori, guanti biancoazzurri e striscioni identitari - descrive L'Eco di Bergamo .. Non mancano le provocazioni — fischi al video celebrativo nerazzurro e cori taglienti — ma anche un pizzico di ironia, come la bandiera del Qatar sventolata per scherzo, omaggio all’emiro Tamim bin Hamad al-Thani, dichiarato simpatizzante biancoceleste. La rivalità si accende sugli spalti ma resta nel perimetro del tifo, mentre Bergamo risponde con la sua compattezza, la sua voce, e una curva che canta per tutta la gara.

TRA TENSIONE E SPETTACOLO – All’ingresso delle squadre, lo stadio è un mare di bandiere. Dalla tribuna, i Percassi vivono il match con tensione, mentre Steve Pagliuca, stavolta assente, segue da lontano. Sul campo, la prima frazione è di marca biancoceleste: Juric osserva nervoso i troppi errori in uscita della sua squadra, mentre la Lazio mostra ordine e compattezza. Zappacosta è l’unico a tentare la conclusione a fine tempo, tra i sospiri dei 18.000 bergamaschi che sperano nel guizzo.

IL MURO DI PROVEDEL – Nella ripresa la festa si trasforma in assedio. L’Atalanta prende campo, Ederson recupera palloni ovunque, Lookman e De Ketelaere alzano i giri del motore, ma la porta di Provedel diventa un fortino. Il portiere biancoceleste compie interventi decisivi, Gila guida la difesa con autorità e la Lazio resiste, anche grazie al palo colpito da Zappacosta. Lo spettacolo si accende pure fuori dal campo: duelli di cori, bandiere, applausi e tensione, con lo speaker costretto a richiamare all’ordine dopo qualche lancio di oggetti.

FESTA DI POPOLO – Al fischio finale resta lo 0-0, ma Bergamo ha comunque vinto la sua partita. La serata di compleanno della Dea si chiude tra emozioni e orgoglio, con una città intera avvolta nei propri colori. Un bambino in tribuna ovest strappa un sorriso a tutti: il suo cartello per Marusic («Buon compleanno, mi regali la maglia?») riceve risposta positiva. Il montenegrino, che compie gli anni proprio il 17 ottobre, chiude la serata con un regalo doppio: la maglia al piccolo tifoso e un punto importante per la Lazio.

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