Euro-Dea devastante: Palladino sbanca Francoforte in 5 minuti, i playoff sono a un passo
Ci sono vittorie che valgono tre punti e vittorie che cambiano la storia di una stagione. Quella di Francoforte appartiene alla seconda categoria. Un trionfo costruito in cinque minuti di onnipotenza calcistica, un condensato di superiorità tecnica e "cattiveria" agonistica che ha trasformato l'aquila dell'Eintracht in un passerotto tremante. Sotto gli occhi di oltre tremila tifosi bergamaschi in delirio, l'Atalanta ha riacceso la macchina del gol nel cuore dell'Europa, regalando a Raffaele Palladino la prima vera gioia della sua gestione. Non è stato solo un successo tattico, ma la dimostrazione che questa squadra, quando trova l'armonia, è una corazzata capace di sgretolare l'avversario senza concedergli nemmeno il tempo di capire cosa stia succedendo.
URAGANO NERAZZURRO, IL KO IN 33 SECONDI - La chiave del match sta tutta nella capacità di azzannare la partita. Dopo un primo tempo di studio e sfortuna (con i due pali colpiti in sequenza), nella ripresa la Dea è stata spietata. Crudele su ogni errore tedesco, cinica sotto porta, gustosa negli scambi. Il dato impressionante sono i soli 33 secondi trascorsi tra il vantaggio di Lookman e il raddoppio di Ederson: un uno-due pugilistico che ha mandato al tappeto i padroni di casa. I duelli, che nel primo tempo avvenivano sulla trequarti, nella ripresa sono stati vinti a metà campo, lanciando frecce rabbiose verso la porta di Zetterer.
LA LEZIONE DI NAPOLI E LE SCELTE AZZECCATE - C'è un filo rosso che collega il "Maradona" al Deutsche Bank Park. Palladino ha avuto l'intelligenza di ripartire esattamente da dove aveva finito a Napoli: stessa formazione del secondo tempo, stesso atteggiamento propositivo. La mossa ha pagato. L'Atalanta ha tolto il pallone all'Eintracht (che ha chiuso col 45% di possesso nel primo tempo) e ne ha limitato la velocità. Quando i tedeschi hanno perso Burkardt per infortunio, il loro castello tattico (un 5-4-1 variabile ma sterile) è crollato: Götze e Collins hanno perso palloni sanguinosi, puniti sistematicamente dalla verticalità nerazzurra.
OBIETTIVO PLAYOFF, LA CLASSIFICA SORRIDE - Se la trasferta di Marsiglia aveva illuso, quella di Francoforte offre certezze granitiche. Con 10 punti in cassaforte a tre giornate dalla fine, il cammino in Champions assume contorni rassicuranti. Per l'obiettivo minimo dei playoff mancano verosimilmente due punti, da cercare nelle sfide contro Chelsea, Athletic Bilbao e Union Saint-Gilloise. Una situazione di classifica che permette di guardare al futuro europeo senza l'ansia dell'obbligo, potendo gestire le energie fisiche e nervose.
ORA LA RISALITA IN CAMPIONATO - L'Europa come cura, dunque. Ma adesso l'imperativo è trasferire questa furia agonistica in Serie A, dove la vittoria manca dal lontano 21 settembre. L'Atalanta vista in Germania, solida nel difendere di reparto e armoniosa nell'attaccare, ha tutto per risalire la china. La personalità da grande squadra si è vista nella reazione e nella gestione: non bisogna credere che ora sarà tutto facile, ma lavorare affinché questo spirito diventi la nuova normalità. L'era Palladino è iniziata davvero sotto il cielo di Francoforte.
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