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Scamacca, operazione nostalgia a Marassi: il "predestinato" torna dove tutto è iniziato per sfatare il tabù trasfertaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Oggi alle 07:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Scamacca, operazione nostalgia a Marassi: il "predestinato" torna dove tutto è iniziato per sfatare il tabù trasferta

De Rossi lo incorona: «Da "sallucchione" a campione, la Nazionale è fortunata». Palladino si affida al suo numero 9 per ritrovare una vittoria esterna che manca da settembre

Ci sono stadi che restano tatuati sulla pelle di un calciatore, e per Gianluca Scamacca il "Luigi Ferraris" è uno di questi. Era il 1° novembre 2020 - ricorda e descrive La Gazzetta dello Sport -, un derby della Lanterna spigoloso e vibrante: quel giorno, con una girata precisa da centravanti vero, l'attuale bomber nerazzurro segnò il suo primo gol in Serie A. A distanza di cinque anni, Scamacca torna sul luogo del delitto, non più come giovane promessa in cerca di identità, ma come il terminale offensivo di un'Atalanta che ha bisogno dei suoi gol per restare agganciata al treno europeo.

AMORE E DIALETTO ROMANO – Ad accoglierlo troverà Daniele De Rossi, oggi sulla panchina del Genoa, che per lui ha speso parole al miele condite da un pizzico di romanesco verace. «È uno di quei giocatori di cui sono innamorato, un predestinato», ha confessato il tecnico rossoblù. «Ha fatto l'ultimo step: è passato dall'essere "sallucchione" a campione». Un termine affettuoso, intraducibile alla lettera ma che evoca l'immagine del ragazzone alto e dinoccolato che finalmente ha preso consapevolezza della propria forza. «La Nazionale è fortunata ad averlo», ha chiosato De Rossi, avvisando però i suoi: per fermarlo bisognerà tagliare i rifornimenti alla fonte.

OBIETTIVO CONTINUITÀ – Scamacca, dal canto suo, ha un solo obiettivo: confermarsi. Dopo aver segnato in campionato e in Champions, cerca il terzo sigillo consecutivo in Serie A (il quarto complessivo nelle ultime gare). La sua forma è in crescita costante e Raffaele Palladino ci punta ciecamente, soprattutto in un momento in cui l'assenza di Ademola Lookman, volato in Coppa d'Africa, impone di ridisegnare l'attacco. Chi lo affiancherà? Le opzioni sono sul tavolo: il rilancio di Daniel Maldini, la velocità di Kamaldeen Sulemana o la duttilità di Nicola Zalewski. La rifinitura scioglierà gli ultimi dubbi.

IL MAL DI TRASFERTA – Ma i gol di Scamacca servono soprattutto per curare una patologia che affligge la Dea lontano da Bergamo. Il ruolino esterno è deficitario: appena 6 punti in 7 gare, con l'ultima vittoria che risale addirittura al 21 settembre contro il Torino. «È una grande prova di maturità», ha tuonato Palladino, caricando l'ambiente. «Per me è la partita più importante da quando sono qui. Voglio vedere la stessa mentalità vincente che abbiamo in casa».

Con 284 tifosi al seguito nel settore ospiti, l'Atalanta cerca l'impresa su un campo difficile contro un Genoa in salute. Per Scamacca è l'occasione di chiudere un cerchio: da primo gol in A a gol della maturità, sempre sotto la Lanterna.

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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
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