Suggestione Bellanova-Inter: il domino di mercato si sblocca solo con il ritorno di Palestra?
L'emergenza sulla fascia destra dell'Inter ha fatto scattare l'allarme rosso in Viale della Liberazione. Con Denzel Dumfries costretto ai box fino a marzo per l'operazione alla caviglia, i numeri sono impietosi: senza l'olandese sono arrivate quattro sconfitte in otto gare, evidenziando come gli adattamenti di Carlos Augusto o Luis Henrique non reggano l'urto. La dirigenza meneghina ha quindi assoluta necessità di portare "ossigeno" su quella corsia già a gennaio, scartando soluzioni troppo acerbe o rischiose come Norton-Cuffy o Valincic. Serve un usato sicuro - anticipa Gazzetta.it - , qualcuno che conosca già San Siro e le pressioni di un top club.
LA CHIAVE È IL CAVALLO DI RITORNO – È in questo scenario che prende quota la candidatura di Raoul Bellanova. Attualmente in forza all'Atalanta, l'esterno ha già vestito il nerazzurro milanese nella stagione 2022-23, annata impreziosita da due trofei e dalla finale di Istanbul. Per l'Inter sarebbe la soluzione ideale: un giocatore pronto, italiano e tatticamente già rodato. Ma perché la Dea dovrebbe privarsene a metà stagione? La risposta risiede nell'abbondanza della rosa orobica – che conta già Zappacosta, Bernasconi, Zalewski, Bakker (ora infortunato) e l'adattabile Musah – e in un incastro di mercato che coinvolge un altro talento del vivaio.
L'IPOTESI PALESTRA E IL RIENTRO ANTICIPATO – Affinché questa clamorosa operazione vada in porto, deve verificarsi una condizione essenziale: il rientro anticipato alla base di Marco Palestra. Il classe 2005, attualmente in prestito al Cagliari per farsi le ossa, è destinato a diventare un perno dell'Atalanta del futuro (il suo ritorno è fissato per luglio). Tuttavia, se la società bergamasca decidesse di aprire alla cessione di Bellanova, potrebbe contestualmente interrompere il prestito in Sardegna e riportare subito Palestra a Zingonia. Una mossa che permetterebbe a Palladino di lanciare definitivamente il giovane prodotto del vivaio, coprendo numericamente l'uscita di Bellanova e monetizzando al contempo la cessione di quest'ultimo. Un domino rischioso ma affascinante, che accontenterebbe tutte le parti in causa.
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