
Lazio, resilienza e spirito: le prime risposte arrivano da Bergamo
“I giocatori stanno diventando sempre più gruppo”. Le parole di Maurizio Sarri in apertura della conferenza stampa post-partita alla New Balance Arena di Bergamo sintetizzano al meglio quello che è stato il pareggio strappato ieri dalla Lazio in casa dell’Atalanta. I biancocelesti hanno sofferto, difeso il risultato con tutto quello che avevano in un secondo tempo dove di fatto si è giocato a una sola porta. Finché la condizione fisica ha retto si è vista una Lazio molto più “Sarriana” rispetto a quella caotica vista con il Torino, più equilibrio e una padronanza del ritmo della partita in stile Maurizio Sarri. Poi però le energie sono venute meno, l’Atalanta dal canto suo ha potuto alzare ulteriormente il peso specifico in attacco e sono iniziate le difficoltà. Gila prima, Provedel poi e infine il palo hanno salvato la Lazio, che però esce da Bergamo con un punto prezioso e la consapevolezza di essere, almeno a livello di spirito, sulla strada giusta.
Lazio, la coperta è sempre più corta
La coperta si fa sempre più corta e l’infortunio di Cancellieri è solo l’ultimo problema che si aggiunge alle difficoltà delle ultime settimane. La condizione fisica dei giocatori recuperati negli ultimi giorni migliorerà, ma difficilmente ci saranno dei recuperi dall’infermeria in vista della sfida con la Juventus. L’unico che spera di rientrare è Luca Pellegrini, mentre per Rovella bisognerà aspettare almeno inizio novembre. Più tardi invece Dele-Bashiru e soprattutto Castellanos, con quest’ultimo che rientrerà dopo la sosta di novembre. Il ritorno al 4-3-3 ha fatto capire però un altro aspetto che va oltre le assenze e che riguarda anche la scorsa stagione. Con quattro giocatori offensivi la Lazio produce tantissimo, dai famosi 84 gol con Baroni citati dal direttore sportivo Fabiani alle sei reti contro Genoa e Torino. In queste due partite però la squadra biancoceleste ha concesso tantissime occasioni, venendo graziata solo dal Genoa che è in crisi offensiva mentre il Toro ha banchettato tra le lacune difensive. Ieri a Bergamo si è vista una squadra ordinata, equilibrata e che è stata messa in difficoltà dalle accelerazioni e le giocate dei giocatori di talento dell’Atalanta. Caratteristiche offensive che alla Lazio mancano e che non permettono a Sarri di produrre tanto anche quando si trova equilibrio difensivo. La carenza di qualità toglie questa doppia soluzione e dovrà essere bravo il tecnico toscano a trovare il giusto equilibrio per “allungare” una coperta che si sta accorciando di settimana in settimana.
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